a cura di Grazia Russo.
22 maggio, venerdì Santa Rita da Cascia, protettrice di casi disperati e apparentemente impossibili
Visse molti anni addietro in Irpinia una santona, di nome Mammasanta a cui si rivolgevano i contadini per scongiurare le forze del male, per rendere vane le fatture e per conoscere il futuro.
Mammasanta, una volta, esorcizzò una donna, che ogni notte sognava suo figlio morto a causa di un incidente, il ragazzo le appariva sotto l’aspetto di un cagnolino che gagnolava di dolore. A seguire la strofa utilizzata dalla santona per la sua pratica:
Dio è uno e sopra di lui non c’è nessuno
due sono la luna e il sole,
tre sono i patriarchi: Giuseppe, Giacobbe e Abramo,
quattro gli evangelisti
quattro Vangeli dinanzi a Cristo,
cinque sono le piaghe di Gesù,
sei le chiavi del Paradiso
sette, la grotta di Betlemme
e otto le anime giuste,
nove l’arca di Noè, dieci la decima di Cristo
undici le verginelle e dodici gli apostoli…
tredici, non rispettasti i patti
e tu diavolo, sulla terra schiatti!