Tutto pronto per l’apertura al pubblico del nuovissimo punto vendita (il più grande per dimensioni e servizi) che si possa annoverare dal prossimo 3 agosto, tra i supermercati Piccolo, l’insegna rossa, oggi parte del Gruppo VéGé, che Michele Piccolo fece nascere sul finire di settembre del 1988. Sono al lavoro, ancora di più in questi giorni di vigilia, tutte le maestranze, nonché il team, che supera il numero delle cento unità, chiamato a gestire il punto vendita. Ma ci sono anche tutti gli altri Uffici impegnati all’unisono, con emozione ed orgoglio affinché la grande macchina complessa che dovrà avviare una struttura di queste dimensioni con la mole di laboratori che la compongono. Era il lontano 2014 – come racconta lui stesso in un docufilm dedicato al quesito “come saranno i supermercati del futuro” – quando Michele Piccolo decideva di acquistare il suolo dalla Fiat Russo che su quel terreno ci teneva decine di autovetture nuove pronte per essere collocate sul mercato. Da quel momento il sogno di realizzare qualcosa di molto simile veniva accarezzato con costante volontà.
Sicché il 3 agosto il sogno, coltivato da tempo e con passione, diventa realtà dopo esser passato per le realizzazioni di altre strutture altrettanto vincenti. Dal superstore più simile a questo nato che nel 2018 su quel viale ex Impero oggi via Luraghi che unisce Castello di Cisterna a Pomigliano d’Arco ad altri punti vendita rinnovati o fatti nascere dal nulla come quello che vedrà la luce a breve in Palma Campania. Una formula ed un format che han portato molte soddisfazioni se si pensa che quello di via Luraghi tra Pomigliano e Castello di Cisterna è già uno dei punti vendita con la più alta redditività a metro quadro.
A Nola diverse sono le novità che il pubblico potrà osservare. Le tre ambientazioni di ortofrutta, enoteca e profumeria – fortemente volute da Raffaele Piccolo – certamente sapranno farsi notare. Ma anche la “dorsale” dei freschissimi vero fiore all’occhiello e identità del brand non sarà da meno con i laboratori a vista voluti da Michele Piccolo sin da quando volle avviare il percorso nel primo punto vendita presso il quartiere Starza di Sant’Anastasia. Altro gioiello a Nola sarà il bar e ristorante che si son fatti ancora più belli di quelli che sono al superstore di Castello di Cisterna per volontà ed immaginazione di Giusy Piccolo che ne curerà particolarmente le sorti. Le Fontane danzanti e l’ingegno, retaggio dell’acume contadino che traeva acque dalla falda poco profonda per irrigare campi e coltivazioni, sono, senza dubbio, delle vere attrattive nel grande spazio esterno per il quale la fantasia e la creatività di Michele Piccolo han trovato espressione anche con i nuovi 100 alberi piantati e le 50 essenze arboree tra cui menta e rosmarino che si son fatte radicare.
Poche ore ancora e il grande punto vendita con tutte le sue novità sarà aperto al pubblico in mezzo ad una location di assoluto vantaggio che è alle porte di Nola, con una eccellente viabilità, e saprà porsi all’attenzione e agli occhi dei viaggiatori che qui transitano come dei tanti clienti già fidelizzati al marchio “Piccolo” o dei nuovi che qui verranno e saranno attratti dallo stile d’impresa e dall’ambiente nel quale esso si esprime.
Ecco il doculfim sul tema “come saranno i supermercati del futuro” con le immagini, in anteprima, del nuovo superstore di Nola
In occasione di uno speciale per la GDO dedicato al quesito “come saranno i supermercati del futuro” il giornalista Francesco de Rosa ha raccontato qui a più voci il lavoro operoso che si sta svolgendo per l’apertura del più “grande” tra i supermercati Piccolo, l’insegna della retail che è anche nel Gruppo VéGé nata nel settembre del 1988 per volontà e tenacia di Michele Piccolo, imprenditore del food che vive ed opera nel napoletano. Con l’inaugurazione prevista per il 3 agosto 2022 Michele Piccolo, i figli Raffaele e Giusy assieme ad alcuni collaboratori di prima linea, lo speciale racconta come nel mondo della retail un sogno può trasformarsi in realtà partendo da un primo punto vendita fatto nascere in un luogo di periferia della provincia napoletana per consolidare un risultato che oggi si fa notare.