di Lucio Ianniciello
Ieri gran bella serata ad Ariano Irpino, in piazza Plebiscito. L’orchestra Bulgaria Classic ha deliziato la platea con un concerto lirico sinfonico diretto dal maestro Leonardo Quadrini. Con la sua sapiente e carismatica regia hanno dato il meglio, tra gli scrosci di applausi dei presenti, il mezzosoprano arianese Francesca Ciccone, il soprano arianese Ersilia Sfarzo e il tenore nocerino Achille Del Giudice.
La serata è stata introdotta dal sindaco Enrico Franza. L’apertura con “Cavalleria Leggera” di Franz von Suppe’, orchestrali subito calati nella parte. Poi il tenore Del Giudice ha interpretato magistralmente “Vesti la giubba nera”, dall’opera “Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo. Il soprano Sfarzo si è esibita in “Mi chiamano Mimi'” , quindi il duetto con Del Giudice in ” Soave fanciulla”, entrambi dall’opera “La Boheme” di Giacomo Puccini. Il mezzosoprano Francesca Ciccone con “Habanera” di Georges Bizet, tratta dall’opera “Carmen”, ha fatto vivere un altro grande momento di musica ai presenti grazie alla tecnica e vocalità espresse in modo perfetto. L’orchestra Bulgaria Classic, trascinata dal maestro Quadrini, tra gli intermezzi “Tarantella” di Gioacchino Rossini, é stata impeccabile. É andata in scena anche “Libiam nei lieti calici”, dall’opera “Traviata” di Giuseppe Verdi. Non potevano mancare i classici napoletani: pubblico in visibilio con “I te vurria vasa’”, “Reginella”, “O surdato nnammurato”, “O’ sole mio”. É stato il trio Ciccone-Sfarzo-Del Giudice, in questi quattro pezzi intramontabili, a regalare emozioni oltreché quel frangente di musica popolare, ma allo stesso tempo molto impegnata, alla serata. Si è chiuso con l’inno di Mameli, mai scelta più azzeccata dopo le grandi imprese sportive degli azzurri agli Europei di calcio e alle Olimpiadi di Tokyo.
Giusto tributo dopo la spettacolo, il mezzosoprano Francesca Ciccone e il soprano Ersilia Sfarzo rappresentano l’orgoglio arianese in questo ambito affascinante della musica. Il maestro Leonardo Quadrini e’stato a dir poco eccezionale, i 50 orchestrali pendevano dalla sua direzione e ne avevano ben donde visto il risultato ottenuto. Del Giudice ha impersonato al meglio il ruolo della categoria che comprende le voci più acute nei registri maschili.
Gli eventi culturali, come quelli di ieri, sono linfa vitale. La pandemia ne ha accresciuto l’esigenza. L’obiettivo è quello di avvicinare sempre più gente. E, visto il successo della serata trascorsa sulla città del Tricolle, c’è da scommettere.