“Noi vogliamo ripartire” è questo il grido che l’associazione animalista In ricordo di Lacuna rivolge al Governo, in particolar modo al Ministro per gli affari regionale e autonomie Francesco Boccia e al Ministro per le politiche giovanile e lo sport Vincenzo Spadafora. Dallo scorso 22 marzo, con l’applicazione del Dpcm che ha introdotto sull’intero territorio nazionale numerose misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica Covid-19, tra cui il divieto a tutte le persone fisiche di spostarsi o trasferirsi in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente salvo per comprovate esigenze, le associazioni animaliste sono completamente bloccate. “Non possiamo effettuare pre-affidi ne eventuali staffette dei pelosetti di cui ci occupiamo e ad oggi non sappiamo quando potremmo riprendere. Nel frattempo, però, i cuccioli crescono, ci sono nuovi abbandoni e nuove nascite e cosi potrebbe aumentare il problema del randagismo. Inoltre siamo fermi anche dal poter organizzare eventi e dunque le donazioni sono al minimo però i pelosetti continuano a mangiare e continuano ad esserci spese da sostenere” ci dice la presidente Sara Spiniello. Per questo l’associazione ha voluto lanciare tramite la piattaforma online Change una petizione dove si chiede la riapertura di pre-affidi e di staffette. Ecco il testo: “L’Associazione animalista In Ricordo di Lacuna lancia una petizione per chiederLe di rimettere in moto le adozioni e i pre-affidi degli animali da compagnia, bloccati per via delle restrizioni imposte a causa del dilagare del contagio da Covid-19.Lo stop alle staffette dei volontari ha messo in seria difficoltà numerose associazioni animaliste tra le quali la nostra per varie ragioni:
– Richiesta di cuccioli. Dal momento dell’adozione a oggi è trascorso molto tempo e alcune persone non se la sentono più di accogliere un animale diventato ormai adulto. Per di più, lo stesso animale adulto potrebbe incorrere in difficoltà di distacco e di adattamento.
– Ripensamenti da parte dell’ adottante. Eventualità tutt’affatto infrequente, soprattutto di questi tempi.
– Abbandoni. Una informazione errata diffusa dai media ha spinto taluni ad abbandonare in strada cani, gatti e conigli, ritenendoli veicolo di contagio nonostante nessuna evidenza avvalori questo sospetto. Le associazioni animaliste sono gravate di spese mediche e alimentari per la cura degli animali che i volontari non hanno potuto consegnare.
Se non è concessa un’apertura, tutto il lavoro faticosamente svolto per arginare la piaga del randagismo, soprattutto in Meridione, sarà irrimediabilmente vanificato. L’ Associazione In Ricordo di Lacuna chiede la riapertura dei pre-affidi in loco, chiede cioè che la procedura sia a carico di un volontario presente nel luogo dove è atteso l’animale. Chiediamo la riapertura delle staffette dei volontari che, con mezzi pubblici o privati e nel pieno rispetto delle distanze e con l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza, possano consegnare l’animale a chi ha richiesto di occuparsene. Sarebbe utile che nel modulo di autocertificazione fosse contemplata anche questa motivazione dello spostamento, per evitare di incorrere nelle sanzioni. È noto che il Servizio Civile non sia stato sospeso e sappiamo quanto il Ministro Vincenzo Spadafora abbia a cuore gli animali: suggeriamo che ad alcuni di essi venga affidato il compito di staffetta, a supporto del lavoro delle associazioni. Certi che i Signori Ministri non rimarranno insensibili alle richieste, porgiamo Loro i nostri più cordiali saluti.”