Oggi si celebra, in tutta Italia, la festa del papà. È una tradizione che ha origine negli Stati Uniti, nei primi decenni del secolo scorso. La signora Sonora Smart Dodd, ispirata dal sermone ascoltato in chiesa durante la festa della mamma del 1909, volle organizzare i festeggiamenti anche in onore del papà, per la prima volta il 19 giugno del 1910 a Spokane, Washington. Il mese di giugno venne scelto perché era quello in cui cadeva il compleanno del padre della signora Dodd. Negli Stati Uniti, la festa del papà si celebra la terza domenica di giugno, ma in molti Paesi di tradizione cattolica, tra cui l’Italia, essa viene festeggiata il giorno di san Giuseppe, padre putativo di Gesù. Al giorno d’oggi, il 19 marzo si festeggia principalmente facendo realizzare ai bambini lavoretti, da regalare al papà o imparare poesie da recitare loro. Al giorno di San Giuseppe sono legate anche diverse tradizioni dolciarie: nel nord Italia, le frittelle di San Giuseppe; nell’Italia centrale, i bignè fritti e ripieni di crema o ricotta; nel sud e nelle pasticcerie di tradizione napoletana, le zeppole, grosse ciambelle decorate esternamente con crema pasticcera e marmellata di amarene; in Sicilia occidentale, le sfincie di San Giuseppe; nel Catanese, le zeppole di San Giuseppe, dei dolci fatti con farina, riso, miele d’arancio e zucchero a velo con cannella. Particolare è la situazione del Lazio, dove si preparano bignè nei paesi dell’ex-Stato Pontificio e zeppole in quelli che appartenevano al Regno di Napoli.