AUTOVELOX TUFINO. Arrivano le prime sentenze di accoglimento del Giudice di Pace di Nola: annullata multa da autovelox a Tufino

AUTOVELOX TUFINO. Arrivano le prime sentenze di accoglimento del Giudice di Pace di Nola: annullata multa da autovelox a Tufino

Il Giudice di Pace di Nola ha accolto il ricorso presentato dall’Avv. Ersilia Pisa, del Foro di Avellino, con studio a Mugnano del Cardinale, annullando una sanzione amministrativa derivante da una rilevazione autovelox nel comune di Tufino. La decisione, resa nota dopo la lettura del dispositivo, solleva importanti questioni sulla legittimità dei dispositivi di rilevamento della velocità e sulla tutela dei cittadini nei procedimenti di contestazione delle multe stradali.

Il caso: illegittimità dell’autovelox per difetto di omologazione

L’Avv. Ersilia Pisa, nel ricorso presentato, ha sollevato un’eccezione fondamentale: l’assenza di una marcata prova del corretto funzionamento del dispositivo per difetto di omologazione. Secondo la difesa, la documentazione prodotta dal Comune comprendeva una certificazione del produttore, ma non un’omologazione valida, come invece richiesto dalle normative vigenti e ribadito anche dalla giurisprudenza più recente, compresa una recente pronuncia del 2024. Il giudice, dopo aver esaminato il ricorso, ha quindi ritenuto fondata l’eccezione, accogliendo il ricorso e annullando la sanzione.

Compensazione delle spese e possibili sviluppi

Nonostante l’accoglimento del ricorso, il Giudice di Pace ha compensato le spese legali, una decisione che lascia spazio a un possibile appello. L’Avv. Pisa ha sottolineato come questa scelta possa costituire un grave pregiudizio per i cittadini, che non solo si trovano a dover impugnare sanzioni irregolari, ma anche a sostenere i costi della difesa legale senza ottenere un pieno ristoro economico.

La posizione del Comune di Tufino

Il Comune di Tufino si è costituito in giudizio, presentando una corposa documentazione a supporto della validità della multa. Tuttavia, il giudice ha ritenuto che la certificazione fornita non fosse sufficiente a dimostrare il corretto funzionamento e l’omologazione dell’autovelox.

Inoltre, tra le eccezioni sollevate dall’Avv. Pisa, vi era anche l’omissione del numero del decreto prefettizio. Il giudice, tuttavia, ha preferito non esprimersi su questo punto, ritenendo decisivo il difetto di omologazione dell’apparecchio e concentrandosi esclusivamente su questa motivazione per l’annullamento della multa.

Un precedente importante per le contestazioni future

Questa decisione rappresenta un precedente significativo per i cittadini che intendono contestare le multe da autovelox, soprattutto in quei casi in cui non venga fornita una prova chiara dell’omologazione del dispositivo.

L’Avv. Ersilia Pisa ha già anticipato che la compensazione delle spese potrebbe essere oggetto di un possibile appello, per tutelare ulteriormente i diritti dei cittadini multati ingiustamente.

Si attende ora la pubblicazione della sentenza per conoscere nel dettaglio le motivazioni che hanno portato all’accoglimento del ricorso e le eventuali implicazioni giuridiche che potranno derivarne.