Chiara Cacace torna sulla questione Forno Crematorio ad Avella e lo fa con ulteriori dati e nomi.
“Occorre far chiarezza sullo stato e sulla situazione di possibile realizzazione del Forno Crematorio.
Esiste un Progetto, ed esiste una Società di Progetto “Italgeco srl”. Esiste uno studio tecnico di fattibilità. Esiste un Deliberato di Consiglio che approva la pubblica utilità del Progetto ex art 183 comma 15 del DLgs 50/2016. Quindi sarà pur vero che in questa Italia anche i Consigli Comunali non servono ad una mazza, ma di sicuro se non ci sarà una revoca di quel Deliberato il Progetto andrà avanti. Credo che sia del tutto inutile che le Amministrazioni e altri si chiudano dietro la scusa che si tratta di una semplice idea. La verità è che non si vogliono prendere posizioni in un senso o in un altro. Per le cose che leggo immagino che sia passato e che stia passando volutamente un messaggio sbagliato. La verità è che solo un Atto Amministrativo di pari grado del Deliberato di Consiglio Comunale, accompagnato e dettato dalla volontà politica Avella di tornare sui suoi passi, potrà vedere non realizzato il forno. Diversamente la verità, narrata in maniera un po’ artata dal Sindaco, è che il Forno, ricevute le autorizzazioni burocratiche di Enti quali la Regione si farà. E beh io credo che in Regione qualcuno potrà anche spingere per metterci del suo e mi fermo qua. Noi come Minoranza saremo vicini ai cittadini ed a tutte le categorie che intenderanno impegnarsi perché ciò non avvenga”.