L’abbandono dei rifiuti è un reato ambientale comportare pesanti multe, ma quando poi si tratta di rifiuti speciali la legge prevede anche l’arresto. Per il trasporto di rifiuti pericolosi (e di conseguenza anche l’amianto) in assenza delle prescritte autorizzazioni è previsto ai sensi dell’art. 256 comma 1 del Decreto Legislativo 152 del 2006, l’arresto da sei mesi e fino a due anni e sanzione pecuniaria da Euro 2.600,00 fino ad euro 26.000,00, è inoltre prevista ai sensi dell’art. 260 ter comma 4 dello stesso decreto la confisca del mezzo. Questo è quanto rischia un imprenditore avellano 60enne che ha abbandonato nei pressi dell’area antistante le tombe romane di Avella diversi quintali di Eternit. Essendo l’Eternit il nome commerciale di manufatti in amianto in matrice compatta, si applicano gli stessi obblighi e le stesse sanzioni dell’Amianto. L’uomo utilizzando un mezzo agricolo, in barba a tutte le leggi ambientali, ha scaricato nelle prime ore di oggi vecchie coperture e tubature in uno dei posti simboli della cittadina archeologica. Le indagini da parte del corpo di Polizia Municipale di Avella, immediatamente partite dopo la segnalazione dell’abbandono di questi rifiuti speciali, grazie all’ausilio delle telecamere di sorveglianza che insistono sul territorio avellano, in poche ore hanno portato all’identificazione del responsabile. Per lui è scattata una salatissima multa oltre il deferimento alla Procura della Repubblica di Avellino per abbandono di rifiuti speciali altamente nocivi.