A prescindere dalle motivazioni che hanno mosso questo insano gesto, c’è un dato di fatto gravissimo che non può passare in sordina. Nel nostro territorio, si spara come si sparava negli anni ottanta. Un nostro concittadino stimato, per tanti un amico, è stato barbaramente ucciso all’ora di pranzo presso il cantiere di Sperone. Il lavoro delle forze dell’ordine da solo non basta, la società civile e le istituzioni debbono reagire. Subire passivamente significa mettere una ulteriore ipoteca sullo sviluppo e sulla sicurezza futura di questo territorio. (Centrosinistra per Avella)