Oggi si è tenuto ad Avella il consiglio comunale che era molto atteso per sentire quella che era l’opinione del primo cittadino avellano Domenico Biancardi all’indomani della tragedia della giovane Sonia Cuomo. Ecco le sue dichiarazioni: “Il mio è stato ed è un silenzio doveroso in relazione alla vicenda della morte della giovane 19enne Sonia Cuomo perché non voglio in alcun modo strumentalizzare la questione e per far si che si accerti da parte delle forze dell’ordine le modalità di questa disgrazia. In riferimento alla pineta devo dire che qualche anno fa l’amministrazione precedente cercò di concedere l’area in concessione, ma si fece una procedura non corretta, e da ulteriori indagini collegate a quelle attività procedurale fu fatto il sequestro degli atti da parte della Procura. Materialmente dal 2011 non potevamo dare in concessione la pineta perché solo alla fine dell’anno scorso siamo riusciti a dissequestrare gli atti della pineta e rescisso il contratto con chi precedentemente aveva avuto l’aggiudicazione di quell’area. Restituendo a chi se l’era aggiudicata irregolarmente anche il denaro versato al Comune. La nostra volontà fu di non dare seguito a quella concessione perché illegittima. Solo quindici giorni fa, prima della tragedia del primo maggio abbiamo inserito nella convocazione del consiglio comunale il punto relativo alla concessione della pineta dando mandato al dirigente competente l’incarico di procedere al bando. Lo scopo è quello di migliorare l’area non solo quella della pineta ma anche l’area campetto di calcetto della zona cooperative. Per la pineta abbiamo sempre avuto particolare attenzione per la manutenzione relativa al taglio dell’erba, alla raccolta dei rifiuti. Purtroppo ogni nostra opera di miglioramento ha incontrato l’opera di chi invece ha continuato nella deturpazione, rubando secchi della spazzutura, i bagni sono stati riparati diverse volte l’ultima in occasione della festa del Maio, a gennaio, ma dopo poche settimane siamo punto e a capo. Negli ultimi tempi ci sono stati diversi furti in ferro, in tutto il paese, vengono sottratti tombini, ringhiere in ferro, cancelli. Noi non ce la facciamo più! Il territorio avellano è troppo vasto e non abbiamo i mezzi sufficienti per contrastare questi delinquenti. Abbiamo solo 4 vigili ed ad ogni turno ne possiamo impiegare uno o al massimo due. Occorre oggi per fronteggiare questi continui atti di sciacallaggio con una maggiore attenzione anche dei cittadini, che devono collaborare con noi e con le autorità. Pensate che in via San Francesco qualche settimana fa è stata rubata addirittura un grada di 80 cm lunga diversi metri, se un motociclista si trovava a percorrere quella strada avremmo avuto un’altra tragedia. Ad un certo punto ti viene la voglia di dire: ma chi ce l’ha fatto fare?