AVELLA. Intervista ad Enza Luciano a tre anni dalle elezioni che proclamarono la Colomba vincitrice.

AVELLA. Intervista ad Enza Luciano a tre anni dalle elezioni che proclamarono la Colomba vincitrice.

Avv. Luciano tre anni fa le urne proclamavano la Lista Colomba vincitrice delle elezioni comunali. Che analisi si sente di dare di quel risultato?
A tre anni dalle ultime elezioni comunali di Avella si utilizzano ancora oggi espressioni del tipo《sbaragliato la concorrenza》… con e per 700 voti di scarto. A me tutto ciò fa sorridere, perché credo che la concorrenza non sia stata affatto sbaragliata.  Sarebbe bastato, infatti, che 350 (di questi 700 voti) venissero a noi e Avella avrebbe avuto il suo primo Sindaco donna.  O sarebbe bastato che tra me e Pellegrino Palmieri ci fosse stato maggiore dialogo ed oggi Biancardi non era il Sindaco di Avella. Comunque sono errori che insegnano e fanno riflettere.

AVELLA. Intervista ad Enza Luciano a tre anni dalle elezioni che proclamarono la Colomba vincitrice.Il sindaco è molto entusiasta dei risultati fin qui conseguiti. Lei che cosa pensa al riguardo?
Dietro ai toni trionfalistici dei fantomatici risultati della gestione triennale “made in” Biancardi c’è tanta propaganda perché la realtà è un’altra.
Ci faccia qualche esempio concreto.
Certo. Basta con l’affermare che le vecchie amministrazioni hanno lasciato solo debiti al Comune e questa no.
In che senso?
Questa Amministrazione, ad esempio, ha contratto un mutuo di circa 2 milioni di euro, a carico dei cittadini. Di questa somma, attenzione, una bella parte -a differenza di quanto si vuol far credere – è servita per pagare i debiti proprio di codesta Amministrazione. Come quelli con Irpiniambiente. Il debito di 700 mila euro con tale società,  infatti, è iniziato a maturare nei primi mesi del 2011, quando ad Avella c’era il vicario del Prefetto ad amministrare l’ente. Ebbene questi aveva ben capito che purtroppo era necessario aumentare la tassa sulla spazzatura per evitare quello che Biancardi non ha saputo o voluto fare … poiché i costi di gestione del servizio erano sottostimati. Pertanto il commissario prefettizio delibero’ l’aumento della Tarsu.  Biancardi, dal canto suo, nel pieno della campagna elettorale, decise, invece,  di salire sul palco per fare il suo proclama al riguardo:”IO VI PROMETTO CHE NON CI SARÀ NESSUN AUMENTO TARSU”. Noi, invece, dicemmo che questa promessa non ce la sentivamo di fare, non conoscendo la reale situazione dei conti comunali.

AVELLA. Intervista ad Enza Luciano a tre anni dalle elezioni che proclamarono la Colomba vincitrice.Ed invece che cosa è successo? Che cosa ha fatto il Sindaco?
Vinte le elezioni -senza sbaragliare nessuno- per tentare di tenere fede alla sua “maldestra” promessa elettorale, da una parte questa Amministrazione ha aumentato l’accisa sull’energia elettrica – pensando di riuscire a coprire i costi di cui si sta parlando – e dall’altra ha fatto finta di non accorgersene che le aliquote così come erano state “bloccate”, grazie al ritiro della delibera del commissario, non erano in grado di coprire in toto le spese per il servizio di spazzatura.

Qual è stato il risultato di questa operazione?
Per circa due anni e più i costi di gestione del servizio  sono stati sottostimati… fino ad ottobre del 2013. Da qui la ragione dell’esistenza del debito con Irpiniambiente per circa 700 mila euro, ascrivibile a questa Amministrazione. Ebbene è evidente che non si amministra così: sottostimando i costi di gestione di un servizio essenziale per la comunità e facendo finta di non aumentare nell’immediato la tarsu … per  ricorrere poi ai ripari – una volta che la societa’ pretende di essere pagata in toto – stipulando un mutuo finalizzato a coprire il debito in questione sempre a carico dei cittadini! Insomma quale promessa elettorale avrebbe mantenuto Biancardi? Il mancato aumento della tarsu ad inizio consiliatura è stato una volta pagato dai cittadini con la maggiorazione sull’accisa dell’energia elettrica ed ora con questo mutuo da pagare. Ma tutto ciò sempre a carico delle tasche degli avellani.
Che cosa allora si sente di dire ai suoi concittadini?
Piu’ che altro gli rivolgerei una domanda: ma davvero siete soddisfatti di tali modalità di gestione della cosa pubblica? Davvero e’ questo per voi il senso della politica? Assistitere supinamente ad una delle tante varianti del c.d. gioco delle tre carte in cui si è esibita questa Amministrazione nei suoi primi 3 anni di vita? Meditate… meditiamo tutti.

Ecco quella che era la colonna sonora ufficiale della lista “Avella Nuova” 

http://youtu.be/-N94IOG3L98