AVELLA. Nell’Anfiteatro niente miss e sfilate, solo eventi cuturali

AVELLA. NellAnfiteatro niente miss e sfilate, solo eventi cuturali

Con una nota i promotori di Miss Estate 2015 e Miss Ciucciotto, annunciano la nuova location delle due serate del 29 e 30 agosto: Piazza Municipio. A parte qualche problema tecnico e burocratico, a mettersi di traverso pare che sia stata anche la soprintendenza archeologica che non avrebbe concesso l’anfiteatro per le sfilate. Ecco la nota ufficiale pubblicata su facebook: “Alcuni problemi di carattere tecnico/burocratico impediscono le serate del 29 e 30 agosto programmate nell’anfiteatro di Avella per cui Marco Esposito (Pianeta TV) ed i Rami del Melo, promotori di Miss e Mister Ciucciotto 2015 e della finale nazionale di Miss Estate 2015 hanno deciso di tenere le due serate ad Avella in Piazza Municipio. Anche se lo scenario è diverso da quello dell’anfiteatro, crediamo che l’entusiasmo e la bellezza dei bambini e delle ragazze partecipanti ai due concorsi riempiranno comunque di gioia i cuori di coloro che, speriamo numerosi riempiranno la bella Piazza Avellana.” Se così fosse, dopo la scelta dell’amministrazione Biancardi di non programmare grandi concerti con i rapper o altri “ammuinatori” di piazze, anche quest’altra variazione di programma sembra essere gradita da buona parte degli addetti ai lavori e di chi, qualche giorno dopo la notizia delle serate, ha dissentito riguardo alla concessione dell’antica arena. Intanto dopo il servizio al Tg2 soddisfatti la dott.ssa Buonaudo del Mibac di Avella,il Gruppo Archeologico, le Associazioni e il sindaco Biancardi, quest’ultimo gia a lavoro con l’entourage tecnico per la fase esecutiva di “Clanioinarte” che vedrà il prossimo 6 settembre il maestro Oderigi Lusi suonare la “Sinfonia Abellana” proprio nell’anfiteatro e a seguire il 26 e 27 settembre in occasione di “Pan Ammor e Tarantella” la mostra archeologica all’aperto al Palazzo Ducale con videomapping e proiezioni. Qualche anno fa, furono alcuni membri attivi, oggi dimissionari, della Fondazione Avella Città d’Arte a porre il veto sull’antica struttura, prima Antonio Tulino poi Michele Amato, i quali proposero dei regolamenti etici e di programmazione spesso dimenticati. Anche se pare che qualcuno abbia deciso di puntare solo su eventi di livello nazionale o internazionale tenendo conto dei contenuti. Una vera e propria sterzata, si spera non momentanea, che vuole blindare i gioielli avellani e sostenere il riscatto culturale che tutti auspicano.