Nell’ambito del festival “Lo spirito della musica di Venezia” la Fondazione Teatro La Fenice ha programmato dal 25/6 al 5/7 Juditha Triumphans di Vivaldi e tra gli interpreti e personaggi ci sarà la mezzo-soprano avellana Teresa Iervolino. La regia di Elena Barbalich. La vicenda biblica di Giuditta, che seduce e decapita l’invasore Oloferne, serve ad Antonio Vivaldi come allegoria per celebrare la vittoria delle truppe veneziane sui Turchi, avvenuta nell’agosto del 1716 dopo due mesi di strenua difesa dell’isola di Corfù. Nel novembre dello stesso anno, infatti, il Prete Rosso propone l’oratorio «sacro militare» Juditha triumphans all’Ospedale della Pietà, presso il quale lavora dal 1703. Questo oratorio è l’unico conservato dei quattro composti da Vivaldi, e contiene al suo interno pagine bellissime, come quella in cui Vagao, servo di Oloferne, scopre la morte del suo padrone, che per Michael Talbot, insigne studioso vivaldiano, è «la scena più bella di tutta la musica di Vivaldi». Argomento Il re assiro Nabucodonosor manda un esercito contro Israele per esigere i coattivi tributi non versati. Sotto il comando del generale Holofernes, gli Assiri assediano la città di Betulia nell’intento di conquistarla. La giovane vedova ebrea Juditha va dal condottiero assiro per implorare pietà. Egli s’innamora di lei, la quale lo asseconda. Dopo aver banchettato e bevuto tanto vino, Holofernes cade addormentato. Juditha quindi lo decapita, fugge dal campo nemico e torna vittoriosa a Betulia. La regista Barbalich spiega che la scelta dell’interpretazione tutta al femminile deriva proprio dal fatto che nel 1716 l’opera per la prima volta, alla Pietà. fu presentata da donne che suonavano nell’ospedale, Teresa Iervolino interpreterà Holofernes.