Paura e danni sull’autostrada, nella mattinata di oggi, lunedì 14 aprile, per un grave episodio che poteva trasformarsi in tragedia. Una pesante rampa metallica, utilizzata per il carico e scarico di muletti e altri mezzi, è stata improvvisamente persa da un camion in corsa sull’autostrada A30, nel territorio di Palma Campania , finendo sulla carreggiata e causando danni a numerosi veicoli in transito.
Tra i coinvolti, anche Alessia Conte, una giovane donna diretta al Comune di Castellammare di Stabia per motivi di lavoro, la cui vettura è rimasta gravemente danneggiata. L’automobile, di recente immatricolazione, è stata colpita frontalmente dalla rampa, che fortunatamente non ha sfondato il parabrezza ma è finita sotto il veicolo, provocando la rottura di cerchio, gomma e danni meccanici importanti.
La macchina non più marciante – racconta la protagonista della disavventura ancora scossa– «è stato un miracolo che non sia caduta di punta, perché avrebbe potuto sfondare il vetro e colpirmi». L’incidente è avvenuto a una velocità stimata tra i 80 e 100 km/h, rendendo impossibile ogni manovra di schivata. “Riuscita a fermarmi ho lanciato l’allarme ai mezzi di soccorso, ma dietro di me una decina di veicoli sono rimasti coinvolti nell’incidente”
Sul posto sono intervenuti immediatamente polizia stradale, carroattrezzi, dato che numerose auto, almeno una decina, hanno riportato danni a seguito del passaggio sulla rampa, ormai abbandonata sulla carreggiata. Alcuni mezzi si sono dovuti fermare poiché resi inservibili dall’impatto.
L’episodio ha creato seri disagi alla circolazione e un elevato rischio per la sicurezza, trattandosi di una tratta a scorrimento veloce. Le forze dell’ordine hanno avviato accertamenti per stabilire le responsabilità e verificare se il carico del camion fosse stato correttamente assicurato.
«Ho avuto tantissima paura. Ho solo pensato che poteva finire molto peggio. Se quella rampa fosse caduta un attimo prima, mi avrebbe centrata in pieno parabrezza. È stato un miracolo», ha dichiarato ancora sotto choc. «Ringrazio Dio che posso raccontarlo, ma davvero serve più attenzione – ha aggiunto Alessia –. Un attimo può cambiare tutto».
