Può apparire dissonante o addirittura paradossale ma la questione del Centro Autistico di Avellino è sempre più contestuale al periodo che stiamo vivendo.
Certo un “annus horribilis” come il 2020 che la storia consegnerà alla memoria dei posteri come uno dei più nefasti per l’umanità, ha inciso pesantemente sui livelli decisionali ovvero sulle politiche a sostegno della sanità regionale ma certamente le scelte in materia sanitaria non possono continuare ad essere declinate solo in ambito covid-19.
E’ da ritenere, plausibilmente, anche per il calo dei contagi e l’avvio della campagna di vaccinazione contro questo inqualificabile “virus” che si possa allentare la tensione e l’ansia che ha tenuto in scacco matto la politica per tutto il 2020 ed ipotizzare al ritorno di una pseudo normalità pensando alla soluzione anche delle questioni come quella del CENTRO AUTISTICO di Avellino che nel 2021 dovrà approdare ad una soluzione concreta.
Il nuovo Consiglio Regionale che ha visto la luce all’esito delle consultazioni del 20 e 21 settembre 2020 e il Presidente De Luca che ha dato prova del fatto che “volere” è “potere” ora sono chiamati alla resa dei conti.
Non ci sono più alibi ne pregiudiziali che tengano. Il nuovo anno, che speriamo possa donare a tutti la vera serenità, dovrà costituire un punto cardine nell’agenda politica sanitaria regionale e codificare, in modo puntuale e serio, gli esiti del Centro Autistico di Avellino.
E’ stato ripetuto all’inverosimile. IL CENTRO AUTISTICO DI AVELLINO è una realtà che deve essere aperta e messa in grado di funzionare come struttura di rilievo clinico terapeutico per essere di supporto a tante famiglie che vivono il dramma silente dell’autismo.
A distanza di 13 anni la struttura attende solo di essere aperta ma, purtroppo, nessuno si accinge a fare l’ultimo passo, quello decisivo.
“E’ giunto adesso il momento di aprire questa struttura. Non ci sono più alibi per nessuno e nessuna ragione può essere addotta per rinviare ancora l’operatività di questo Centro”.
E’ quanto dichiarato da Salvatore ALAIA ex Sindaco di Sperone – che da anni si sta battendo per l’apertura di questa struttura come uno strenuo paladino a difesa di una “causa” che continua a perorare senza se e senza ma.
“L’anno che verrà auspico possa essere un anno di grandi cambiamenti e soluzioni non solo per la questione del COVID-19 ma soprattutto per tutti i problemi connessi alla sanità. C’e’ un diritto, il diritto alla salute che è inviolabile e non serve che questo diritto trovi la sua legittimazione nelle norme di diritto positivo, perché la prima legge che lo regola è quella dell’UOMO quello della sua coscienza”. “Tutela della salute significa eliminare le sofferenze, senza gerarchizzare le patologie, perché le persone che soffrono hanno pari dignità. Il fenomeno dell’autismo è silente perché alla pari delle malattie psichiatriche non viene percepito, nell’immaginario collettivo, come una patologia che merita attenzione anche se, ad onor, del vero la sofferenza è tanta, enorme, infinita.
Voglio augurarmi – conclude Salvatore ALAIA – che con il nuovo anno che tra qualche giorno, o meglio fra qualche ora ci apprestiamo a salutare, qualcuno dei nuovi consiglieri regionali eletti e coloro che hanno la responsabilità in materia di politica sanitari regionale si faccia avanti e prenda per mano la questione portando a termine questa battagliadi grande valore civile, sociale e sanitario. E’ l’ultima speranza.. Finora sulla vicenda ha dominato il silenzio della politica che è più assordante delle parole. Ma è giunta l’ora di dire BASTA al silenzio… ORA O MAI PIÙ …
Con il nuovo anno che sta per arrivare e memore del famoso testo di Lucio Dalla voglio essere positivo, possibilista insomma, aprire alla speranza – con l’AUGURIO che L’ANNO CHE VERRÀ sia un nuovo anno per tutta l’UMANITA’ e nuovo specialmente per mettere fine alle attese e ai ritardi ingiustificabili come quelli per il Centro Autistico di Avellino