Avellino – La proposta di pedonalizzazione del centro storico di sera non convince i residenti. La proposta presentata dai gestori e proprietari dei locali notturni incassa la secca bocciatura di chi vive nel centro antico del capoluogo. Gli abitanti sono pronti a sottoscrivere una nuova petizione per dire “no” alla proposta di chiudere al traffico l’area ogni venerdì e sabato dalle 21 alle 2. Lo scorso anno la prima rivolta, dopo i grandi eventi che avevano visto il centro antico invaso da migliaia di visitatori. «Siamo stanchi di vivere nel caos – dichiara Angelo Calabrese, residente in via Del Gaizo -. Ogni fine settimana si consuma il solito disastro. Ci sono schiamazzi fino all’alba, degrado e sporco ovunque. E’ una questione di decoro e civiltà, non possono pretendere che sopportiamo questo ogni venerdì e sabato notte. Vogliamo incontrare il sindaco Paolo Foti, prima che scelga di appoggiare i commercianti ma, di fatto, di rendere noi residenti sempre più prigionieri del degrado e vittime di condizioni di vita impossibili». Dal canto loro gli esercenti spiegano come con la loro petizione altro non chiedono che un mese di prova. Non la creazione di una maxi isola pedonale per la movida, ma di un semplice disco rosso per le auto, senza eventi particolari. «Lo stop al traffico, anzi – spiegano gli esercenti -, garantirebbe più ordine e sicurezza. Noi non organizzeremo un grande evento, ma lavoreremo come sempre, con la differenza che non ci sarà traffico e sosta selvaggia. Caos ridotto, quindi, e non aggiunto. Per questo abbiamo chiesto un mese di prova, per sondare se la pedonalizzazione può assicurare i frutti sperati». Ma i residenti non sembrano essere convinti dalle promesse degli esercenti. «Sempre di movida si tratta – spiega Calabrese -. Nel cuore antico della città vivono soprattutto anziani, Non possono sopportare tutto questo disordine. Si pensa a promettere incentivi per promuovere il commercio, mentre le nostre richieste cadono nel vuoto e le promesse e impegni assunti vengono puntualmente disattese ». Chiuse al traffico sarebbero via Nappi, parte di via Amabile e via Trinità, via Duomo e via Oblate. «Ma è cosa nota – spiega Calabrese – mancano i soldi per pagare i vigili urbani per i controlli. Un particolare di non poco conto visto che si potrebbero creare problemi di ordine pubblico. Se, infatti, si incentivano queste inziative vanno create condizioni minime di sicurezza e ordine per chi vive in quelle strade».