E’ la riproduzione fedele della statua lignea sagomata e modellata per rappresentare l’immagine di Santo Stefano, così come si venera nella Chiesa parrocchiale che Gli è dedicata. Una rappresentazione iconica,in cui rifulgono i segni-simbolo sia della corona a raggiera dorata che pare irradiarne di viva luce il volto, sia della dalmatica, la caratteristica e larga tunica di diffuso e intenso rosso cremisi, il colore della fede assoluta e dell’indomito e indomabile coraggio neltestimoniarla, quasi a conservare la perenne memoria della lapidazione a morte, a cui il Levita fu sottoposto proprio per gli ideali cristiani professati.
E’ una riproduzione in duttile e solida resina, in cui del diacono Stefano risaltano le fattezze giovanili, diversamente dall’iconografia e statuaria della tradizione, in cui il Levita è atteggiato, invece, con gli espressivi profili della pensosità tipica dell’adulta età ch’è peculiare dei diaconi. E’ un intervento artistico realizzato con accurata finezza da Giuseppe Cacace nelben noto Laboratorio di artigianato e arte sacra, in cui opera nella vicina San Vitaliano.
La committenza dell’opera si deve al Comitatoorganizzatore dei festeggiamenti in onore del SantoLevita appena conclusi. Un atto d’omaggio verso il Patrono e di gratitudine verso la comunità cittadina per la partecipazione con cui ha vissuto – e sostenuto con le piccole donazioni volontarie nel corso dell’intero anno-gli eventi della kermesse. La statua di Santo Stefanosarà allocata nella piazza che gli è già dedicata nella comune vulgata popolare -si deve, tuttavia, ancora formalizzare l’intitolazione ufficiale per lo stradariocomunale aggiornato- nelle immediate vicinanze della stazione della Circum e della Villa comunale. Il sito di messa a dimora è nell’angolo-gazebo coperto della piazza, che già è stato utilizzato fino a qualche anno fa – in modo episodico e discontinuo- con artistiche esposizioni evocative del nobile tradizione del Presepenapoletano. Memorabile è restata l’esposizione allestita sei anni fa – a proprie spese e con l’operosa collaborazione di Armando Peluso, factotum sempre disponibile – da “don” Alfonso Formisano con statue ad altezza d’uomo e costumi d’epoca, ricalcando il modello del ‘700 napoletano. Una rappresentazione di bell’effetto per scenografie e luci, che suscitò interesse e catalizzòtanti visitatori.
Il sito-gazebo, con progetto dell’Ufficio tecnico comunale- guidato dall’architetto Costantino Canonico–diventerà un altare all’aperto, con l’arredo di essenziale sobrietà e semplice protezione con cancelli. E’ l’impegno assunto dal sindaco Enrico Montanaro, recependo le istanze del Comitato. Ed eccone la composizione, di cui si fa citazione quale pubblico riconoscimento di merito per la qualità e la continuità d’azione con cui ha operato per l’organizzazione dei festeggiamenti, di cui la realizzazione della statua del Santo Levita costituisce il tocco finale di gran classe.
Don Fiorelmo Cennamo, Parroco e presidente per Statuto; componenti, Carmine Napolitano, StefanoGuerriero, Gennaro Casoria, Giuseppe Montella, Antonio Guerriero, Stefano Gimmelli, Carlo Tafuri, Luigi, Domenico ed Emanuele Napolitano; sezione speciale, per il coordinamento dei “Battenti”, RobertoGuerriero, Elia Virtuoso e Antonio Balletta.
E con la citazione di pubblico riconoscimento per il Comitato, ecco le motivazioni dei “Diplomi” conferiti ai protagonisti del Concerto sul Sagrato, l’Anteprimadei festeggiamenti. Sono i ragazzi e le ragazze dell’ Orchestra e del Coro dei plessi del “Giovanni XXIII” attivi a Baiano e Sperone, che hanno “fatto squadra” con i loro docenti di Educazione e strumentazione musicale, Octavian Cristea Nechita, Osvaldo Ardita e Bruno Reppucci, in uno con Laura e Valeria CristeaNechita, autentici artisti all’oboe, alla fisarmonica, al violino, alla viola e al pianoforte, ingredienti super di accompagnamento alla performance musicazle e canoro. E, noblesse oblige, spicca la motivazione del “Diploma” all’anima del Comitato, “ Masto Stefano ‘ofravecatore”. E con quella dell’edizione 2019, il “ nostro” ha aggiunto un’altra …. tacca al suo lungo, onorato e onorevole corso “ ‘E Masto ‘e festa”.
ATTESTATO DI CIVICABENEMERENZA
A STEFANO GUERRIERO ‘ O Masto fravecatore per la testimonianza di fede verso Santo Stefano, il venerato Patrono della comunità cittadina, e perl’impegno costante che da sempre viene profondendo nella partecipazione attiva per la preparazione dei festeggiamenti in onore del Levita, Primo martire dellacristianità; impegno che pratica con dedizione assidua, rendendosi disponibile, per partecipare con spirito di sacrificio personale alla realizzazione di tutte le iniziative di volontariato e di gratuità che valorizzino le manifestazioni di omaggio e devozione verso il SantoPatrono della cittadinanza di Baiano.
ATTESTATO DIBENEMERENZA
A ciascuno\ a dei\delle ventotto componenti dell’Orchestra e Coro. Per il caldo entusiasmo e l’impegno profuso nella partecipazione alla seconda edizione del Concerto delSagrato, ispirato dal tema Baiano …. in Canto, promosso ed organizzato dal Comitato per i festeggiamenti in onore di San Stefano – Protomartiredella cristianità e Patrono della comunità cittadina– in stretta e fattiva collaborazione con l’Istituto comprensivo statale “Giovanni XXIII” e con il patrocinio della civica amministrazione.
A Octavian Cristea Nechita, OsvaldoArdita, Bruno Reppucci
Diploma individuale\ Docente di Educazione e cultura musicale per l’attiva cura e la proficua professionalità con cui ha concorso alla coordinazione,con i colleghi docenti,all’allestimento e alla preparazione della seconda edizione del Concerto sul Sagrato ispirato dal tema Baiano… in Canto, indetto ed organizzato dal Comitato dei festeggiamenti in onore di Santo Stefano– Protomartire della cristianità e Patrono della comunità cittadina– in stretta e fattiva collaborazione con l’Istituto comprensivo statale “ Giovanni XXIII” e con il patrocinio della civica amministrazione.
Il riconoscimento vuole testimoniare- e testimonia- i più vivi ringraziamenti del Comitato per l’impegno dispiegato nella realizzazione dell’evento artistico, autentica gemma di gran pregio nell’ambito dei festeggiamenti patronali.