Erano attesi nelle prime ore pomeridiane, per definire le scelte da adottare in ordine alle modalità di ripresa delle attività didattiche- restate sospese nell’odierna giornata- nei plessi cittadini dell’Istituto comprensivo “Giovanni XXIII”, diretto dal professore Vincenzo Serpico. Ma i tempi di consegna dei referti sono slittati per la considerevole mole di lavoro, in cui è impegnato il personale dedicato dell’ Asl–Avellino, a fronte dell’attuale fase di recrudescenza del Sars–CoV–2, rendendo necessaria la proroga dello stop nei due plessi per altri due giorni, con provvedimento firmato dal sindaco Enrico Montanaro, mentre le lezioni saranno sviluppate regolarmente secondo le modalità della didattica a distanza, secondo le disposizione del dirigente Serpico.
I referti in questioni sono correlati ai responsi del monitoraggio–tamponi Covid–19 condotto dal personale medico e infermieristico specializzato della struttura di via degli Imbimbo nella mattinata di domenica nell’area del piazzale-parcheggio del Cimitero, in via Nazionale delle Puglie; operazione drive in con oltre 100 tamponi eseguiti, determinata dalla positività di contagio, fatta registrare da quattro,tra alunne e alunni, di altrettante classi dislocate nei plessi della Scuole dell’infanzia e primaria, in via Angelo Scafuri, e della Scuola secondaria di primo grado, in via Luigi Napolitano. Un intervento di monitoraggio–tamponi, programmato dalla dirigenza del “Giovanni XXIII” d’intesa con l’amministrazione comunale, che ha coinvolto le comunità delle classi sotto i riflettori, oltre che il personale docente e amministrativo interessato a vario titolo per i contatti avuti e tracciati. Una risposta di fattiva collaborazione e sociale responsabilità.
“ E’ una situazione delicata- spiega il dirigente scolastico, Vincenzo Serpico -ma come comunità educante siamo in fiduciosa attesa di esiti che permettano nell’immediatezza di proseguire al meglio possibile l’attività didattica in presenza, sia per le valenze di socialità e delle relazioni interpersonali che favorisce e promuove, sia per l’apprendimento diretto. La didattica a distanza, tuttavia, non solo è di complemento, ma costituisce anche un’importante e valida alternativa nel cammino della conoscenza, com’è stato sperimentato in tutte le Scuole in modo eloquente nella lunga fase del lockdown dello scorso anno”.