di Gianni Amodeo. Reportage fotografico di Enrico Stago
Un itinerario scelto con cura sia per la visione complessiva che per quella particolareggiata dei siti del centro urbano, per testimoniare al meglio possibile le valenze della rappresentazione sacra, favorendo, nello stesso tempo, la partecipazione emotiva e mentale degli spettatori..
E’ l’itinerario, che nelle ore della sera calante, si é dipanato come sfondo mobile all’interessante e articolata operazione di profilo storico-culturale, con cui sono state fatte rivivere le fasi salienti che scandirono e segnarono “ La Passione di Gesù”; operazione impegnativa e strutturata, a denotare un eccellente lavoro di preparazione, coniugato con i normali impegni occupazionali, di cui si sono resi protagonisti e artefici i giovani della Pro Loco cittadina, ponendosi sulle scie delle tradizioni secolari dei “Compianti”, dei “Calvari”,delle “Vie crucis” e delle”Vie matris” che costituiscono il vasto e immenso patrimonio del teatro sacro di matrice cristiana e che si rinnovano nei cicli annuali per i giorni dei riti simbolici della Settimana liturgica di preparazione alla Santa Pasqua..
Di sicura ed efficace portata, il racconto degli “Ultimi giorni del Messia”, seguendo il filo testimoniale del Vangelo di Matteo con gli opportuni adattamenti di riduzione testuale elaborati da Felice D’Anna,che, per di più, ha dato figura e intensa espressività di recitazione a Gesù. Una versione resa con costumi d’epoca, che specie per le valenze della storicità, ha avuto il “punto di forza attrattiva” nella ricostruzione dei momenti che precedettero , accompagnarono e seguirono la celebrazione del processo a Gesù, in virtù anche dell’ambientazione costituito dal sagrato di bianca pietra vulcanica e dalla facciata rivestita di drappi viola della Chiesa parrocchiale dedicata a Santo Stefano, patrono della comunità locale.
Il prologo e lo sviluppo del processo interpretati con proprietà di linguaggio e di dizione sono valsi a dare piena compiutezza di significato della contrapposizione degli interessi in gioco. In evidenza la volontà di conservazione particolaristica e lo spirito reazionario dei sacerdoti del Sinedrio, che inscenano il dileggio, esasperano gli odi e montano le false “accuse” verso Gesù, a tutela del loro potere. E c’è la Roma imperiale della Palestina, refrattaria alla romanizzazione, fortemente contestata dagli zeloti, tra cui figurava proprio Stefano, primo martire per lapidazione della cristianità, ed affidata al governo di Pilato; è la Roma per la quale valeva il sincretismo,che permetteva di accogliere e rendere praticabile il culto di tutte le religioni come strumento di potere e controllo sociale. E nulla più. D’altro canto, alla Roma che divinizzava e sacralizzava gli imperatori, venerandoli in terra, importava nulla della trascendenza spirituale e del Dio dell’al di là, di cui andava predicando Gesù. Ed è lo stesso Pilato, sulle prime a non trovare nel diritto penale romano un appiglio, che potesse dare concretezza di sanzione verso Gesù, così come, invece, richiedevano i sacerdoti del Sinedrio. Ma poi cedette alle insistenze e alle pressioni …. ed il resto è storia arci-nota.
Una storia, le cui voci recitanti, accompagnate di un lungo e folto corteo, sono riecheggiate nelle stazioni della “Via crucis “ nel centro storico. E poi il corteo ha raggiunto la collina di Gesù e Maria, proiezione virtuale del Golgota , per l’atto finale della Crocifissione, il duro verdetto pronunciato dal popolo, a cui s’era affidato Pilato: il popolo fomentato dal Sinedrio.
Un’esperienza di qualità, per una Domenica delle Palme ben onorata dalla comunità, grazie agli interpreti-attori della rappresentazione, con la regia di Salvatore Sgambati.
Personaggi:
PARTI RECITATE:
GESU’: FELICE D’ANNA
PONZIO PILATO: TOMMASO LIPPIELLO
KAIFA: ENZO PANACCIONE
CENTURIONE: DINO ALAIA
ANNA: CARMINE LIPPIELLO
ZERA: STEFANO LIPPIELLO
ERODE: DAVIDE LITTO
ERODIADE: FELICIA VEZIO
PIETRO: PASQUALE TARANTINO
1° SOLDATO: CARMINE CORRADO
2° SOLDATO: DANIELE LITTO
CLAUDIA: LUCIA CERCIELLO
GIUDA: GUIDO COCOZZA
1° LADRONE : MATTEO DEL BASSO
2° LADRONE: STEFANO NAPOLITANO
PARTI NON RECITATE:
MARIA: MARIELLA DEL BASSO
VERONICA: LISA MIELE
CIRENEO: STEFANO DE LAURENTIS
BARABBA: STEFANO SGAMBATI
DIAVOLO: MARIA ANGELA DE LAURENTIIS
APOSTOLO: ANIELLO CORRADO
APOSTOLO: FILOMENO CARUSO
APOSTOLO: ALBERTO NAPOLITANO
APOSTOLO : PICCIOCCHI GIOACCHINO
APOSTOLO: GAGLIARDI GIANCARLO
APOSTOLO: DANIELE LIQUIDATO
APOSTOLO: DAVIDE D’AVANZO
APOSTOLO: PELLEGRINO LIPPIELLO
APOSTOLO: PELLEGRINO COLUCCI
APOSTOLO: ANTONIO BIANCO
SOLDATO ROMANO: LUIGI ACERNO
SOLDATO ROMANO: GAETANO MONTENERO
SOLDATO ROMANO: STEFANO PICCIOCCHI
SOLDATO ROMANO: CARLO ACIERNO
SOLDATO ROMANO: MATTIA GRAZIATO
SOLDATO ROMANO: AMEDEO FERRARA
SOLDATO ROMANO: GIOVANNI PICCIOCCHI (a cavallo)
SOLDATO ROMANO: CARLO BOREA (a cavallo)
SOLDATO ROMANO : ANTONIO ACIERNO (a cavallo)
SOLDATO ROMANO : VINCENZO MONTUORI
SOLDATO ROMANO: GEPPINO RANISE
SOLDATO ROMANO : ANTONIO VIRTUOSO
GUARDIE DEL TEMPIO: PIETRO CASTALDO
GUARDIE DEL TEMPIO : ANGELO GAGLIARDI
GUARDIE DEL TEMPIO : CARMINE GAGLIARDI
GUARDIA DEL TEMPIO: GIOVANNI DI MAIO
- BALLERINE DI ERODE: ASSOCIAZIONE LA COPPIA DANCE
- IL VIDEO PROIETTATO E’ STATO REALIZZATO DA “IL RIFLESSO, L’ARTE DELL’IMMAGINE”
- REGIA DI SALVATORE SGAMBATI
- RIADATTAMENTO TESTI DI FELICE D’ANNA
- SUPPORTO TECNICO – CARMINE MONTELLA, CARMINE LIPPIELLO, MARIELLA DEL BASSO, LISA MIELE, SERVIZIO CIVILE, PRO LOCO BAIANO.