S.C. e F.C., padre e figlio, sono i fermati dai militari dell’Arma a Baiano. I due sono accusati del delitto di Felice Lippiello, un omicidio che pare sia stato motivato da questioni legate al traffico di droga.
Al momento, padre e figlio si trovano nelle celle di sicurezza dei carabinieri, in attesa di essere tradotti in carcere. Il decreto di fermo indiziato di delitto, emesso dal pubblico ministero del Tribunale di Avellino, dovrà passare attraverso la convalida del gip, confermando così l’inizio di un’inchiesta che promette di rivelare tutti gli intricati dettagli di questo tragico evento.
Le forze dell’ordine hanno individuato i due congiunti grazie all’analisi dei tabulati telefonici e all’ausilio delle immagini di videosorveglianza attive nella zona del delitto. Questi elementi cruciali hanno consentito agli inquirenti di avanzare nell’indagine, portando al fermo dei presunti responsabili.
Gli avvocati Walter Mancuso e Maurizio Lo Sapio, del foro di Nola, sono stati incaricati della difesa di S.C. e F.C., ponendo le basi per una complessa vicenda legale che si preannuncia intensa e intricata.
La storia del 19enne coinvolto in questo delitto presenta precedenti giudiziari, con un episodio particolarmente violento nel marzo 2023, quando rapinò il tabaccaio di Baiano, colpendolo al capo con il calcio della pistola. In quell’occasione, il giovane fu condannato a due anni di messa alla prova. Il suo coinvolgimento in un altro episodio criminale, avvenuto lo scorso 17 marzo, aggiunge ulteriore complessità a questa triste narrazione, con il minore che agì con la pistola in pugno e il volto coperto da un passamontagna.