di Gianni Amodeo
Al ”Giovanni XXIII– Giuseppe Parini” arrivano altri Pc portatili e tablet, il supporto della Protezione civile. Attiva la piattaforma di video–conferenza secondo il regolamento generale europeo per la protezione dei dati.
Saranno consegnate nei prossimi giorni 23 unità tecnologiche, tra Pc portatili e tablet, ai ragazzi e alle ragazze che frequentano i plessi dell’Istituto comprensivo “Giovanni XXIII-Giuseppe Parini”,diretto dal professore Vincenzo Serpico; unità tecnologiche rese disponibili grazie ai fondi del Ministero della pubblica istruzione e che i volontari della Protezione civile di Avella, Baiano e Sperone , nel rispetto delle disposizioni e misure per il contenimento anti covid–19, provvederanno a distribuire direttamente nelle abitazioni delle famiglie interessate. E’ una dotazione che si aggiunge a quella di altre 20 unità tecnologiche consegnate dagli stessi volontari alcune settimane fa, in tutt’uno con sette postazioni informatiche fisse donate dall’ingegnere Biagio Morelli con encomiabile spirito di civica sussidiarietà. Sono concreti e doverosi passi, che pongono ragazzi e ragazze in condizione di utilizzare al meglio possibile e senza disparità i percorsi informatici e multimediali della Didattica a distanza; percorsi che nel dramma epocale in atto danno senso e valore compiuto al mondo–scuola, il cui spazio fisico non è praticabile in questa lunga fase di stringente emergenza sanitaria che attanaglia tutti.
E’ una modalità, quella della Dad, che non solo viene vissuta con responsabile e diretto coinvolgimento dall’intera comunità del “Giovanni XXIII”,grazie alla fattiva coordinazione del professore Generoso De Gennaro, della professoressa Anna D’Avanzo e del professore Francesco Maietta, ma si vale anche e soprattutto del solido ancoraggio costituito dal back–ground degli stessi ragazzi e ragazze, che, da digitali nativi quali sono, “padroneggiano” per linguaggio e manipolazione tecnica senza indugi e difficoltà Pc e tablet, alla pari dei genitori che in larga misura appartengono alle generazioni millennials. E quello che nel suo piccolo costituisce l’ esperienza –Dad che si vive nel “Giovanni XXIII-Giuseppe Parini” mediamente rappresenta la realtà del mondo–scuola nel tempo del covid-19, in tutti i territori, dal Nord al Sud. E’ la realtà al primario diritto sociale all’istruzione e allo studio, garantito dalla Carta costituzionale, sul cui rispetto si fonda lo Stato repubblicano e democratico. E torna utile fare il “punto” sulla situazione con il professore Vincenzo Serpico, che per il ruolo di dirigente vive l’attuale e complessa fase del sistema didattico e formativo,a cui è strettamente correlato il presente e soprattutto il futuro della società.
La riorganizzazione e le difficoltà
“La difficile situazione sanitaria che stiamo vivendo -spiega- ha imposto alle Scuole di riorganizzare la propria attività in modalità on line. Tale disposizione ha richiesto, e richiederà ancora, un forte impegno da parte del dirigente scolastico, dei suoi diretti, dell’ animatore digitale, dei docenti, del personale amministrativo, degli alunni e dei genitori e in tal senso andavano garantiti alcuni diritti costituzionali, primi fra tutti il diritto alla salute dei cittadini e all’istruzione degli alunni. Andavano altresì garantiti i diritti dei lavoratori del settore e il diritto di ciascuno alla privacy; e andavano riorganizzate le attività collegiali della Scuola nel rispetto dei ruoli. Come avviene in ogni momento emergenziale, tutto ciò è andato maturando sotto l’incalzare degli avvenimenti e del conseguente susseguirsi affannato di previsioni normative”.
Non è stato agevole impostare l’intero nuovo assetto di offerta formativa, senza poter disporre degli spazi usuali e normali per le attività didattiche.
“Sì, basterà dire che, colte di sorpresa dall’emergenza, anche le principali piattaforme on line hanno faticato ad esaudire le richieste. Abbiamo da subito attivato, tramite il registro On line ARCHIMEDE, la bacheca e successivamente la piattaforma Archimede–FAD, nata in tempi record per fronteggiare l‘ emergenza che è diventata oggi il riferimento di Docenti e Alunni che quotidianamente dovrebbero svolgere le proprie mansioni da casa. Fra alcuni giorni inoltre il nostro Istituto avrà l’ attivazione della piattaforma di Video conferenza installata su server propri, siti in Italia, senza alcuna intermediazione, il tutto in piena ottemperanza al GDPR Europeo ( n. d. r. si tratta del regolamento generale della protezione dei dati) in vigore e per accedervi è indispensabile essere provvisti della password di accesso al Registro Elettronico Archimede, che sarà attiva proprio domani,martedì, 28 aprile”.
Com’è strutturata la Dad?
“Nell’organizzazione della Didattica a distanza – chiarisce Serpico– la Scuola ha introdotto nelle case una parte di ciò che si svolge quotidianamente nelle aule, coinvolgendo le famiglie molto più del solito e ha dovuto acquisire consapevolezza di una serie di problematiche, prima fra tutte quella per la quale la Didattica a distanza non è –e non può essere– una mera traduzione virtuale della didattica in presenza alla quale eravamo tutti abituati e che le lezioni virtuali non possono, né per i tempi, né per le modalità, ricalcare, ad esempio, la tradizionale lezione frontale della singola disciplina: si è dovuto costruire un orario molto snello, nel quale articolare le singole discipline, perché si è dovuto garantire un contatto regolare ma non invasivo con gli alunni, tenendo presenti, per quanto possibile, le molteplici esigenze delle famiglie ed evitando di ridurre alla mera registrazione delle prestazioni scolastiche degli alunni il rapporto con la Scuola, nella convinzione che apprendimenti e conoscenze avvengono sempre e solo in presenza di un reciproco riconoscimento affettivo e che la funzione della Scuola è la crescita piena degli alunni: umana, cognitiva, affettiva, relazionale”.
Cambiamenti in corsa
Ri-pensare e ri-disegnare il quadro della programmazione delle attività e degli obiettivi, un sostanziale mutamento di rotta e obiettivi ridimensionati.
“Certo -evidenzia Serpico– si è rimodulata la didattica ch’era stata pianificata nelle prime settimane dell’anno scolastico, coordinandosi e concordando, nel pieno rispetto della libertà di insegnamento che consente a ciascuno di interpretare svolgere al meglio il proprio ruolo, contenuti, strumenti, tempi, strategie, nuove routine da proporre agli alunni; in altre parole, si è delineata una nuova impalcatura da dare alla Scuola. E così i docenti hanno concordato, ad esempio, la rimodulazione degli obiettivi formativi sulla base delle nuove attuali esigenze; in particolare, hanno co–progettato strategie per migliorare l’ inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali; hanno proceduto ad una rivisitazione del Piano educativo degli alunni diversamente abili individuando nella valutazione globale delle risposte individuali significative sul carattere emotivo, il criterio fondamentale da considerare”.
Classi virtuali ed occhio al calendario– Dad per il rush finale. In attesa di settembre per la normalità
Scuola Primaria
- quattro ore settimanali di video-lezione in diretta a partire da lunedì 27 aprile 2020 (Lunedì e Giovedì) per le classi prime e seconde con la modifica dell’orario settimanale:
Lunedì e Giovedì | ||
1^ ora | Pausa | 2^ ora |
9.50 10.30 | 10.30 10.50 | 10.50 11.30 |
- sei ore settimanali di video-lezione in diretta a partire da Martedì 2 aprile 2020 (Martedì e Venerdì) per le classi terze, quarte e quinte, con la modifica dell’orario settimanale:
Martedì e Venerdì | |||
1^ ora | 2^ ora | Pausa | 3^ ora |
9.10 9.50 | 9.50 10.30 | 10.30 10.50 | 10.50 11.30 |
Scuola Secondaria di primo grado
- cinque ore settimanali di video-lezione in diretta a partire da lunedì 27 aprile 2020 (dal Lunedì al Sabato) per tutte le classi con la modifica dell’orario settimanale:
dal Lunedì al Sabato | |||||
1^ ora | 2^ ora | 3^ ora | Pausa | 4^ ora | 5^ ora |
8.30 9.10 | 9.10 9.50 | 9.50 10.30 | 10.30 10.50 | 10.50 11.30 | 11.30 12.10 |
L’ appello di Serpico
“Si chiede a ciascuno di essere paziente e tollerante, se qualcosa non dovesse funzionare alla perfezione o se non dovesse andare come previsto, convinti che altri non siano migliori o peggiori, stiamo imparando a gestire e ad affrontare una situazione a dir poco “rivoluzionaria” e senza precedenti. Anche se nessun video potrà̀ trasmettere il calore degli abbracci, questo è quanto in questo momento ci permette di rimanere in contatto per stare vicini (anche se da lontano). Vi trasmetto questo ultimo pensiero rassicurandovi con la certezza che questa Comunità Educante supererà ogni difficoltà e ne uscirà̀ migliore, più̀ forte e più unita di prima con la speranza che ciascuno sappia cogliere il lato positivo di questa dura prova che ogni giorno siamo chiamati ad affrontare, saremo migliori, più forti e con un legame più saldo”.
Andrà tutto bene!