di Lucio Ianniciello
Seconda sconfitta consecutiva in campionato per la Scandone, le modalità non sono risultate tanto differenti rispetto a quelle di Cremona. Anche contro Bologna gli uomini di Vucinic vengono piegati nell’ultimo quarto, eloquente il 20-30, un’altra rimonta subita nonostante il distacco fosse meno consistente del match in Lombardia. La Scandone pecca da 3, una delle prerogative del roster, solo 5/22, poi subisce a rimbalzo (36-43), il contributo di gente come N’Diaye e Nichols è stato poco rilevante. Bologna ha meritato, ha ovviato all’assenza del centro titolare Qvale e ha rosicchiato punti pur andando sotto di 8 fino al 90-96. In casa avellinese bisogna rimboccarsi le maniche, tra tre giorni si ritorna a giocare. Sarà importante l’apporto che dovranno dare gli italiani, Campani e Campogrande ancora ai box.
Finalmente Avellino nella propria casa, ritorna il grande ex Sacripanti. Questo il quintetto dei lupi: Filloy, Cole, Nichols, Green e Costello. La Segafredo risponde con Taylor, Aradori, Punter, M’Baye e Baldi Rossi. Parte bene Bologna, la Scandone ricuce fino a che i felsinei riprovano ad allungare con lo strappo dell’8-13. La bomba di Sykes riporta in perfetta parità il match, 21-21. E’ testa a testa, si va al mini intervallo sul 25-26, tripla di M’Baye. Vucinic dà fiducia a Spizzichini nelle rotazioni biancoverdi, Taylor costringe il coach di casa a chiamare time out (27-34). Sykes fa il play, Filloy la guardia. Bologna difende bene il ferro, non è da meno Costello che fa ripartire la Scandone dando la possibilità a Green di cambiare l’inerzia. L’ala con due bombe porta Avellino ad un solo possesso dalle V nere (35-38). Va bene l’asse Filloy – Costello, 2+1 di quest’ultimo che vale il 42-44. I 4 punti di Kelvin Martin e la risposta di Costello non cambiano la sostanza, si va al riposo sul 46-48.
La Scandone non si fa impaurire dalla tripla di Punter alla ripertura delle danze, Costello e un gioco da tre di Filloy fanno segnare il 53-53. Grande intesa tra l’italo argentino e l’americano, segue una tripla di Cole per il time out di Sacripanti sul 58-53. Ora è la Segafredo a dover inseguire. La Scandone continua a martellare, Filloy da tre, limita i danni Kravic con un 2+1. Entrambe le squadre sono vive, è un testa a testa. Bologna esce bene dagli ultimi dettami di Sacripanti, 65-63 a 2′ 30″ dalla fine del terzo quarto. Green dalla lunetta fa tre su tre, Aradori risponde alla grande con una bomba. Ora l’asse centrale della Scandone è formato da Sykes e N’Diaye. Al 30′ il tabellone recita 70-66. Bologna perde una palla sanguinosa, Sykes punisce con un canestro spettacolare. Quarto fallo per Taylor, il match vive di una stasi piena di tensione. Si rimane sul +4 Avellino (75-71), Cole pensa giustamente che è arrivato il momento di “strappare” e infila una tripla, pazzesca la risposta di Taylor per l’elastico che continua. La Scandone per due volte consecutive fa 1/2 dalla lunetta, Bologna si riavvicina pericolosamente (82-81). Time out Sidigas. Un gioco da tre che serviva come il pane per i verdi, ci pensa Caleb Green. Il roster di Sacripanti è sempre lì, Kravic fa registrare l’85-85. Taylor è una furia, 85-89. Vucinic deve richiamare i suoi, 3’16” alla fine. Cole cerca di tenere accese le speranze irpine con un 2/2 dalla lunetta, 88-92 quando mancano 30″. Filloy riporta a -2 i lupi, Punter li ricaccia indietro (90-94). Avellino deve spendere un altro fallo su un attacco al ferro non riuscito, antisportivo a Sykes. Finisce 90-96.
SIDIGAS AVELLINO – SEGAFREDO VIRTUS BOLOGNA 90-96 (25-26, 21-22, 24-18, 20-30).
Avellino: Guariglia n.e., Green 15, Nichols 8, Costello 20, Filloy 8, Campani n.e., Sabatino n.e., D’Ercole, Sykes 12, Cole 23, Spizzichini 2, N’Diaye 2. Coach: Vucinic.
Bologna: Punter 23, Martin 13, Pajola, Taylor 22, Baldi Rossi 5, Cappelletti n.e., Kravic 14, Aradori 9, Berti, M’Baye 9, Cournooh 1, Camara n.e. Coach: Sacripanti.
Arbitri: Paternicò – Baldini – Morelli.