di Lucio Ianniciello
Non c’e stata partita se si eccettua il primo quarto. La sosta giunge nel momento giusto, non solo per Avellino che deve recuperare qualche giocatore. Il roster di Vucinic e’ sceso in campo menomato, non si poteva reggere ad una Venezia si’ viaggiante ma con una rosa ampia. Pessime percentuali per gli irpini, 19/66 al totale tiri. Watt spicca con 17 punti, 8 rimbalzi e 20 di valutazione. Certo che segnare solo 49 punti è imbarazzante al di la’ di tutte le difficolta’ che attanagliano la Sidigas.
Agli infortuni di Costello e Campogrande si aggiunge quello di Nichols, infortunatosi alla caviglia sinistra in allenamento. Come si legge dal comunicato, ne avrà per 6-8 settimane. Non il massimo per affrontare un team come Venezia, secondo in classifica e molto profondo. Vucinic sceglie questo starting five: Filloy, Cole, D’Ercole, Green e Ndiaye. De Raffaele risponde con Haynes, Stone, Bramos, Daye e Vidmar. La prima bomba la piazza Caleb Green, vale il 5-4. Venezia alza le marce, 5 punti consecutivi di Bramos. Cole non ci sta, tripla dell’8-9. Subito grande equilibrio, a due liberi di Green risponde Stone. Impennata della Reyer (10-20), quattro punti dello sloveno Vidmar che commette secondo fallo. La Sidigas non si fa fagocitare rosicchiando punti, coach Vucinic ricorre alle ristrette rotazioni. Al 10′ 14-20. Avellino deve opporsi a lunghi come Watt e Biligha, giunge anche al -3 (19-22) ma poi è 0-6 e Vucinic deve chiamare time out. Watt va ancora a nozze con un assist di De Nicolao, i lupi peccano dalla lunetta, 1/2 per Spizzichini e Ndiaye. Il distacco inizia ad essere importante, 20-35. Le risorse di De Raffaele sono notevoli, la profondità del roster veneziano pesa sulla Scandone che spara a salve. Cole cerca di sbloccare la sterilità offensiva. Haynes dall’altra parte è micidiale, 5 punti con bomba da casa sua. Si va all’intervallo lungo con un eloquente 25-43.
Si ritorna sul parquet, 3′ senza canestri. E allora Haynes mette la tripla. Il primo ad andare a referto per la Sidigas è Filloy, bel rovescio dopo 4′. Il piatto piange in casa avellinese, le energie sono quelle che sono. Palla recuperata e palla persa per Green in un amen, Daye fa 4 punti di fila. Sontuosa la stoppata di Biligha su Sykes. Errori clamorosi di Cole e Spizzichini sotto canestro. Il terzo quarto si chiude sul 31-59, solo 6 punti per la Scandone, furono 7 contro il Ventspils nell’ultima frazione. Altri 10′ da giocare, manca una vita ma il match è finito da una vita. Arriva anche la bomba di Giuri, poi antisportivo di Cole. Il tabellone recita 36-67. Dà spettacolo Tonut con una schiacciata, chirurgico da tre Daye. In casa Avellino da registrare i punti di Ndiaye e la mancata realizzazione di un gioco da tre da parte del centro di Dakar. Tutti a casa con una bella bomba di Sykes, finisce 49-79.