di Lucio Ianniciello
Non è servito il gol di capitan Aloi per ottenere i tre punti con il Messina, la beffa del pari al 92′: “Pareggiare una partita del genere è come una sconfitta, ci siamo cascati parecchie volte. Mercoledì viene il Catania, dobbiamo riscattarci il prima possibile”.
Fischi dei tifosi a fine gara: “Sono ben accetti, certe partite non si possono pareggiare. Lo spogliatoio è deluso, amareggiato perché stiamo lavorando tanto, partite ogni tre giorni, non ci aspettavamo un finale così, però dobbiamo essere forti mentalmente e andare avanti”.
La gestione della gara non è stata buona: “Ci siamo abbassati un po’, dovevamo gestire più la palla, magari fare il secondo e terzo gol e chiudere subito. Un errore può capitare a tutti e ci hanno fatto l’1-1”.
Va proprio sull’errore di Silvestri che ha causato la rete messinese: “L’ho rincuorato subito, l’ho alzato, può succedere. In certe situazioni la palla deve volare, gli ho detto che mercoledì si riscatterà”.
Il secondo posto da conquistare vacilla?: “È un obiettivo solido, sono sette finali, dobbiamo essere uniti, mentalmente forti e preparati, crederci. La strada è lunga, speriamo di andare alla ricerca delle nostre cose e vincere partita dopo partita”.
Il suo atteggiamento dentro e fuori dal campo: “Io parlo poco, ho sempre fatto il mio, mi metto a disposizione della squadra, ognuno ha il suo carattere. Sto zitto e parlo quando devo parlare. Preferisco far sbagliare prima gli altri e poi io”.
Purtroppo un film già visto, non la prima volta che i lupi dilapidano punti allo scadere: “Ci è capitato almeno tre volte, Foggia, Monopoli. Ci vuole più attenzione, concentrazione, non è vergogna buttare la palla in certe situazioni. Qui nessuno è il Barcellona. Chiediamo scusa ai tifosi sperando di ricompattarci”.