di Lucio Ianniciello
Perdere in extremis fa sempre male, Bucaro spiega: “L’approccio è stato difficile, venivamo dal 2-7 con la Vibonese. Meglio il secondo tempo ma non abbiamo osato. Il gol ci ha tagliato le gambe. Il pari però sarebbe stato più giusto”. Su Charpentier e il suo infortunio: “Fa la differenza, chi lo ha rimpiazzato ha fatto bene”.
Bucaro è un grande ex, solo qualche mese fa alla guida dell’Avellino il trionfo a Rieti e il tricolore dilettanti a Perugia: “Io e Musa dopo Perugia abbiamo posto tre condizioni e aspettavamo De Cesare: vincere il campionato, disputarne uno tranquillo o accumulare minutaggio per i giovani. Ci dovevano essere incontri con la società, purtroppo solo rinvii. Si è giunti così al 23-24 luglio. Voglio precisare che io non avevo altre opportunità mentre l’Avellino ha parlato con altri allenatori e questo mi è dispiaciuto. Dopo il caos non si sapeva niente e allora il 25 luglio ho fatto la mia scelta. In quel momento era la la cosa più giusta perché non c’era chiarezza”. Circolavano voci su Bucaro anche per il dopo Ignoffo quando fu avvistato a Pagani in Paganese-Avellino “No, non sono stato contattato”. Questo Avellino e quello che sarebbe potuto essere con Musa, tra l’altro papabile ds dopo Di Somma: “Avevamo parlato con Carlo di giovani con minutaggio, ora mi pare che siano cambiati i programmi visto che ci sono gli stranieri”. Dopo la rottura con l’Avellino a luglio inoltrato, Bucaro era stato accostato anche alla panchina del Palermo in D, ora la squadra rosanero è guidata da Perrgolizzi: “Non ho avuto contatti nemmeno con loro. Non era corretto fare il mio nome ma era forte per via della vittoria con l’Avellino”. Chiude sulla partita di oggi: “Alla fine abbiamo avuto un calo di tensione”.