Pro Vercelli (3-5-2) Pigliacelli; Alcibiade, Gozzi, Bergamelli; Ghiglione (19′ st Bifulco), Germano, Vives, Castiglia, Mammarella; Morra (40′ st Raicevic), Reginaldo (25′ st Kanoutè). A disp.: Gilardi, Berra, Altobelli, Rovini, Paghera, Gatto, Ivan, Pugliese, Jidayi. All. Grassadonia.
Avellino (3-5-2) Lezzerini; Kresic, Morero (36′ st Pecorini), Ngawa; Laverone, Gavazzi (15′ pt De Risio), Di Tacchio, Molina, Falasco (15′ st Cabezas); Castaldo, Ardemagni. A disp.: Casadei, Marchizza, Migliorini, Vajushi, D’Angelo, Rizzato, Wilmots. All. Novellino.
Arbitro: Di Martino di Teramo.
Assistenti: Cipressa di Lecce e Chiocci di Foligno. Quarto uomo: Rapuano di Rimini.
Note: Espulso al 41′ pt Grassadonia per proteste. Ammoniti: Kresic, Bergamelli. Recupero: 1′ pt, 5′ st. Angoli: 6-3.
di Lucio Ianniciello
I lupi riescono a strappare un punto a Vercelli, lo spirito di sacrificio ha fruttato. Certo, non si può parlare di gioco e occasioni create perchè l’Avellino se ne è stato lì a controllare, beneficiando della mancanza di incisività dei padroni di casa. La Pro Vercelli ha fatto più possesso palla, ha protestato per tre episodi in area avversaria, una effettivamente molto dubbia, ma non ha cavato un ragno dal buco. Il team di Novellino voleva un punto prima del trittico casalingo e ci è riuscito. Gli irpini salgono a quota 36, nelle sabbie mobili i piemontesi con 30 punti. La nota dolente è l’uscita dal campo di Gavazzi dopo soli 15′, si spera che non sia niente di grave. Per questo Avellino ci vorrebbe il malocchio.
Squadre a specchio. I padroni di casa propongono Alcibiade titolare in difesa, i due ex Jidayi e Paghera in panca, Vives fa il regista affiancato da Germano e Casiglia, Morra e Reginaldo il duo d’attacco. Novellino preferisce Kresic a Migliorini nel reparto arretrato, come da previsione le mezzale sono Gavazzi e Molina con Di Tacchio perno centrale, a sinistra Falasco la spunta su Rizzato. Castaldo e Ardemagni le bocche da fuoco. Biglietti gratis per i tifosi della Pro in due settori del Piola. Subito protagonista Morero, prima tocca con l’anca in area, solo timide proteste, poi col braccio su un colpo di testa di Reginaldo e in questo caso la Pro si infuria. Si è al 4′ e dopo un giro di lancette ci prova ancora Reginaldo, zuccata bloccata da Lezzerini. Tanto nervosismo in casa vercellese, gioco spezzettato. L’Avellino attende per ripartire, su un traversone di Laverone fa buona guardia Pigliacelli. Continua la sfortuna tra gli irpini, deve lasciare il campo Gavazzi per problemi fisici, lo sostituisce De Risio che si piazza in mezzo, centro sinistra Di Tacchio. Al 23′ i piemontesi si fanno minacciosi, Vives innesca Morra, cross in mezzo, non benissimo Lezzerini che poi rimedia sul tap in di Reginaldo. Pronta la risposta dei lupi, Molina per Ardemagni, zampata fiacca e Pigliacelli fa sua la sfera. Altre proteste dei locali, su una palla in area biancoverde Morra va a terra, sospetto intervento di Kresic con l’anca. La tensione certifica l’importanza di questo match per entrambe le squadre. Possesso palla sterile dei bianchi, confusione e poca incisività, l’Avellino dal suo canto si limita a fare il compitino. Al 41′ viene espulso il tecnico Grassadonia, arrabbiatissimo e in polemica da inizio partita. Dopo 2′ ennesimo episodio in area irpina, De Risio ferma Morra, ormai la Pro Vercelli protesta anche quando non c’è motivo. Nell’ultima azione del primo tempo l’Avellino ha un’ottima occasione, Ardemagni suggerisce per Molina che da buona posizione non indovina il diagonale.
Si riprende, al 5′ Reginaldo impegna Lezzerini, contrastato dalla difesa irpina. Nessun cambio nell’intervallo. Al 10′ un cross insidiosissimo di Alcibiade non trova la deviazione nè di Morra e nè di Reginaldo. Spinge la Pro in questo inizio di ripresa e allora Novellino butta nella mischia l’ecuadoregno Cabezas, esce Falasco. Nessuna fluidità in campo in questa fase, si continua a giocare poco. La prima sostituzione dei padroni di casa vede Bifulco per Ghiglione, il subentrato si mette subito in evidenza guadagnando un corner, sullo sviluppo tiro fuori di Castiglia. Dentro anche Kanoutè per Reginaldo. Si registrano delle mischie in area avellinese senza grossa pericolosità ma i lupi sono assolutamente inoffensivi, Cabezas è uno dei pochi a provarci. Dall’altra parte buono l’impatto di Kanoutè, manca lo stoccatore. Al 32′ da un cross di Bifulco, è bravo Morero ad anticipare Morra procurandosi un trauma alla mandibola, deve lasciare il campo. Secondo cambio forzato per Novellino, spazio a Pecorini. Grassadonia si gioca la carta Raicevic, ma dopo un giro di lancette sono i lupi a protestare per un sospetto fallo in area piemontese ai danni di Ardemagni su servizio di Laverone. Saranno 5 i minuti di recupero. Al 44′ Kanoutè si gira in area e tira alle stelle. Incredibile quello che succede al 46′, Kanoutè ciabatta, diventa un assist per Raicevic che solo dinnanzi a Lezzerini manca clamorosamente l’impatto con la sfera. Subito dopo la stessa punta invece riesce a concludere, il portiere avellinese non si fa sorprendere. Velleitari i tentativi di Vives di imbeccare un compagno, interviene Lezzerini e di Kanoutè, tiro sbilenco è dir poco. Finisce a reti bianche, l’Avellino sorride.