Ternana (4-3-3) Plizzari; Vitiello (1′ st Valjent), Rigione, Signorini, Zanon (16′ st Angiulli); Defendi, Signori, Tremolada (36′ st Varone), Statella; Defendi, Finotto, Carretta. A disp.: Bleve, Sala, Bordin, Capitani. All. De Canio.
Avellino (4-4-2) Radu; Laverone, Kresic, Migliorini, Falasco (31′ st Ngawa); Molina (22′ st D’Angelo), Di Tacchio, Wilmots, Gavazzi; Castaldo, Ardemagni (39′ st Asencio). A disp.: Casadei, Lezzerini, Moretti, Morero, Morosini, Bidaoui, Rizzato. All. Foscarini.
Arbitro: Fourneau di Roma 1. Assistenti: Muto di Torre Annunziata e Sechi di Sassari. Quarto uomo: Guccini di Albano Laziale.
Note: Ammoniti: Kresic, Gavazzi. Recupero: 2′ pt, 4′ st. Angoli: 3-4.
Reti: 9′ pt Signori (T), 39′ pt Ardemagni (A), 45′ pt Castaldo (A).
di Lucio Ianniciello
L’Avellino stacca il biglietto per la prossima Serie B vincendo a Terni nell’entusiasmo dei tanti tifosi irpini accorsi. Un’annata sfortunata per via dei tanti infortuni, i 7 punti nelle ultime tre partite hanno tirato fuori i lupi da situazioni molto rischiose. Bravo mister Foscarini che ha saputo centrare un obiettivo fondamentale per l’Irpinia sportiva. Era la partita della vita, i 3 punti sono arrivati in rimonta grazie alle reti di Ardemagni e Castaldo, il primo in gol dopo sei mesi e mezzo, il secondo un vero e proprio uomo della provvidenza, 13 gol in questa stagione. La Ternana era passata in vantaggio, ma è bastata una miccia per ribaltare la gara, il tutto avvenuto a fine primo tempo. Ripresa giocata in modo autoritario dall’Avellino, salvo poi gestire il match. Si chiude a 48 punti, si conquista la salvezza ancora all’ultima giornata come l’anno scorso, il play out lo giocheranno Ascoli e Virtus Entella, clamorosa la vittoria dei liguri a Novara che spedisce gli azzurri in Lega Pro.
Ternana retrocessa e incerottata, De Canio ne convoca 18. In difesa rientra Vitiello dalla squalifica, in mediana viene arretrato Tremolada, tridente offensivo con Defendi, Finotto e Carretta. In panca l’ex Angiulli. Avellino senza Vajushi che va in tribuna per le non buone condizioni fisiche, diversi infortunati, Kresic com era prevedibile affianca Migliorini al centro del reparto arretrato, il 4-4-2 disegnato da Foscarini vede Molina e Gavazzi incursori, D’Angelo tra le riserve, non è al top. In attacco l’artiglieria pesante formata da Castaldo e Ardemagni. La prima conclusione giunge al 3′, Gavazzi non centra lo specchio della porta dalla distanza. Al 7′ ben più pericolosi i lupi, in ripartenza la palla arriva ad Ardemagni che è bravo a servire di testa Castaldo, il tiro di quest’ultimo si perde sul fondo, non lontanissimo dal montante. Dopo due giri di lancette la doccia fredda, Ardemagni sbaglia l’appoggio, Signori ne approfitta, si butta in area e, assistito da Carretta, batte di piatto Radu. Umbri avanti, passa poco e sfiorano il raddoppio con un colpo di testa all’indietro del solissimo Carretta, blocca Radu. La Ternana insiste, se ne va Defendi sulla destra, il suo diagonale è di poco fuori misura. I lupi si devono scuotere e lo fanno al 19′ con un bellissimo tiro al volo di Di Tacchio da azione di corner, Zanon piazzato sul palo salva di testa. La squadra di De Canio non ha la giusta distanza tra i reparti, l’Avellino al momento non è incisivo. Un traversone di Laverone va a pescare Ardemagni, Fourneau gli fischia fallo su Plizzari. Il primo giallo è per Kresic, Finotto gli scappa via. Al 31′ Wilmots deve mettere una pezza di testa su Statella, poi Migliorini su Finotto a cui viene smorzato un tiro in piena area. Botta alla testa per Falasco, lo staff medico provvede con una fasciatura. Il difensore deve cambiare anche la maglia, insanguinata. Foscarini passeggia nervosamente a bordo campo ma tira un sospiro di sollievo al 39′ quando Castaldo va al cross, Rigione sbaglia ed Ardemagni di testa insacca l’1-1 anticipando Plizzari. La punta ritorna a segnare dopo sei mesi e mezzo, l’ultima volta sempre in Umbria, a Perugia. L’Avellino si galvanizza e raddoppia al 45′, Wilmots è bravissimo ad imbeccare Molina, gran gioco di gambe dell’esterno e servizio radente al bacio per Castaldo che trafigge di piatto Plizzari. Partita ribaltata, si va al riposo con i 2000 tifosi irpini in festa.
Valjent sostituisce Vitiello, l’Avellino riparte forte. Possesso palla e buone trame, si va alla ricerca del gol della sicurezza. Al 13′ c’è uno sfondamento di Falasco, Ardemagni non riesce ad arrivare sulla sfera, poi ci prova Castaldo ma Plizzari è vigile. E’ un monologo biancoverde, da un traversone di Laverone si protesta per un mani di Tremolada, il rigore ci poteva stare. Entra Angiulli, 3-4-1-2 rossoverde con Tremolada dietro le punte. Foscarini inserisce D’Angelo, esce Molina. Cambio conservativo, il capitano va a sinistra. Botta e risposta tra Angiulli e Castaldo, tiro fuori del primo e conclusione in gran coordinazione del secondo sulla quale Rigione fa da scudo quasi sulla linea di porta. Poi sono Ardemagni e Valjent a farsi sentire, due zuccate che non trovano fortuna. Falasco deve lasciare il campo, entra Ngawa. Al 35′ brivido per i lupi, Carretta imbecca Signorini che di testa angola la traiettoria, fuori di poco. De Canio e Foscarini terminano i cambi, Varone per Tremolada e Asencio per Ardemagni. I minuti di recupero sono 4, ne passa uno e Finotto in area irpina ci prova di testa, la palla si infrange sul corpo di Migliorini. Non succede più nulla, l’Avellino è salvo.