Avellino-Taranto 2-1.
Avellino (4-2-3-1): Forte; Ciancio, Sbraga (37′ st Mignanelli), Bove, Tito; Aloi (41′ st Matera), D’Angelo; Micovschi (15′ st De Francesco), Kanoute (41′ st Gagliano), Di Gaudio; Plescia (15′ st Maniero). A disp.: Pane, Mastalli, Florio, Messina, Silvestri. All. Braglia.
Taranto (4-2-3-1): Chiorra, Riccardi, Zullo, Granata (1′ st Benassai), Ferrara; Civilleri, Bellocq (40′ st Labriola); Pacilli (24′ st Falcone), Giovinco, De Maria (16′ st Ghisleni); Santarpia (24′ st Mastromonaco). A disp.: Loliva, Antonino, Tomassini, Saraniti, Cannavaro. All. Laterza.
Arbitro: Di Marco di Ciampino.
Assistenti: Cataldo di Bergamo e Bartolomucci di Ciampino. Quarto uomo: Baratta di Rossano.
Note: ammoniti Riccardi, Aloi, Zullo, Mignanelli; recupero p.t. 2′, s.t. 4′.
Reti: 30′ pt Sbraga (A), 27′ st Maniero (A), 36′ st Civilleri (T).
di Lucio Ianniciello
Sesto risultato utile consecutivo per i lupi, seconda vittoria di fila in casa dopo quella con la Paganese. L’intera posta in palio contro il Taranto, agguantato a quota 20, è oro colato anche per via della sconfitta del Bari. Gran jolly di Sbraga su punizione e il ritorno al gol di Maniero. Sembrava filare tutto liscio e invece la rete di Civilleri ha riaperto tutto, nel recupero miracolo di Forte su Riccardi.
Braglia conferma il 4-2-3-1 di Palermo, assenti Dossena e Rizzo per squalifica, Silvestri solo per onor di firma in panca, anche Scognamiglio infortunato. Bove e Sbraga l’inedita coppia di centrali difensivi, rientra Ciancio così come D’Angelo dal 1′. Dietro a Plescia il terzetto Micovschi-Kanoute-Di Gaudio. Tra le riserve il classe 2003 Florio. Modulo speculare per gli jonici, risentimento nel riscaldamento per Saraniti, rimpiazzato da Santarpia come riferimento offensivo. Assenti Marsili, Italeng, Diaby, Guastamacchia e Versienti. Due ex tra i titolari che rispodono al nome di Pacilli e Zullo. Dopo 12′ di gioco Granata con uno stacco di testa colpisce la parte alta della traversa, Forte era in controllo. Il primo ammonito dopo un paio di minuti, è Riccardi che strattona Di Gaudio. La gara non decolla quando si è giunti al 25′. Ci prova Tito a ravvivarla con un cross basso sul quale si distende Chiorra facendo sua la sfera. Al 30′ l’acuto che porta in vantaggio i lupi: Sbraga, su punizione, indovina una gran traiettoria ad aggirare la barriera tarantina e Chiorra non può niente. Avellino galvanizzato, al 36′ il diagonale di Kanoute trova Zullo a far da scudo. Si va negli spogliatoi dopo 2′ di recupero.
Per il Taranto dentro Benassai per Granata. Si riaprono le danze con Forte che allontana un cross di De Maria. Braglia fa un doppio cambio, De Francesco per uno spento Micovschi e Maniero per Plescia. Laterza butta nella mischia il 2001 Ghisleni, scuola Atalanta, al posto di De Maria. Al 66′ gran punizione di Tito sulla quale è pronto a respingere Chiorra, il tap in di Aloi è alle stelle. Il pallino del gioco è nelle mani dell’Avellino che al 72′ raddoppia, Tito mette una gran palla e Maniero con un colpo di testa perentorio trafigge Chiorra. Irpini sotto la curva ad esultare. Pratica chiusa? Niente affatto perchè dopo 9 giri di lancette il Taranto accorcia con la rete di Civilleri sugli sviluppi di un corner. Girandola di sostituzioni, terminate per entrambe le squadre. Quattro i minuti di recupero, al 91′ Forte compie un autentico miracolo su un tiro di Riccardi ad un paio di metri dalla porta dopo una palla sbucciata da Falcone che si è tramutata in assist. Trenta secondi suppletivi e l’Avellino può esultare, tre punti molto importanti.