Avellino (3-4-1-2): Leoni; Dossena, Miceli, Nikolic; Ciancio, De Francesco, M. Silvestri (9′ st Rizzo), Burgio (21′ st Tito); Fella; Bernardotto, Santaniello (21′ st Maniero). A disp.: Pizzella, Mariconda, Bruzzo. All. Braglia.
Catania (3-5-2): Confente; T. Silvestri, Claiton, Zanchi; Calapai (29′ st Albertini), Welbeck, Maldonado (43′ st Noce), Rosaia (19′ st Biondi), Pinto; Reginaldo (29′ st Sarao), Pecorino (43′ st Piovanello). A disp.: Santurro, Della Valle, Vrikkis, Manneh, Emmausso, Panebianco. All. Cristaldi (Raffaele squalificato).
Arbitro: Feliciani di Teramo. Assistenti: Ceccon di Lovere e Cataldo di Bergamo. Quarto uomo: Catanoso di Reggio Calabria.
Note: ammoniti Calapai, Miceli, Braglia, Maldonado, Ciancio, Dossena; recupero 2′ pt, 6′ st.
Reti: 5′ st aut. Miceli (A), 22′ st Pecorino (C), 44′ st Maniero (A).
di Lucio Ianniciello
L’Avellino si deve inchinare al Catania. Vittoria meritata degli etnei che hanno creato di più, hanno colpito nel secondo tempo per due volte salvo poi subire la rete di Maniero nel finale. Seconda gara consecutiva persa in casa dagli uomini di Braglia, 2 punti nelle ultime 4 gare.
Gli assenti non mancano da entrambe le parti, il Covid condiziona. Lupi col 3-4-1-2, fuori i vari Adamo, Aloi, D’Angelo, Pane, Forte, Rocchi, Errico, Luigi Silvestri per squalifica. Nikolic e Dossena affiancano in difesa capitan Miceli. Ciancio e Burgio esterni, in mezzo De Francesco e Marco Silvestri. Bernardotto e Santaniello in attacco sostenuti da Fella. Catania col 3-5-2, priva di Gatto, Izco, Tonucci, Piccolo, Pellegrini, Vicente, Martinez, Dall’Oglio. Duo offensivo Reginaldo e Pecorino. Un minuto di silenzio per il grande Diego Armando Maradona. Partenza non al fulmicotone, al 9′ ci prova Rosaia da fuori ma la palla si perde alle stelle. Al 12′ é più pericoloso Maldonado, controllo e conclusione con Leoni che devia in angolo. Insiste il Catania, al 15′ in piena area irpina Pinto di testa manda alto su servizio di Calapai. Il primo ammonito del match è proprio Calapai che deve fermare Burgio con le cattive maniere. Al 29′ giallo anche a Miceli, abbatte Reginaldo. La partita diventa più spezzettata, Santaniello cerca di girare in rete un servizio di Ciancio, é murato a dovere dalla difesa etnea. Al 41′ da una palla persa da Fella ne approfitta Reginaldo ma il suo tiro radente dai circa 20 metri è a lato. Pericolosissimo il Catania dopo 3′, zampata di Pecorino sotto misura da corner di Calapai, Leoni sventa provvidenzialmente con una parata d’istinto. Dopo 2′ di recupero squadre al riposo.
La ripresa si apre con un tiro non preciso di Bernardotto. Al 5′ il Catania si porta in vantaggio: iniziativa sulla destra di Welbeck, palla in area e Miceli svirgola nella propria porta. Braglia cambia Marco Silvestri con Rizzo, Ciancio si accentra. I lupi non si scuotono e allora vengono buttati nella mischia anche Tito e Maniero per Burgio e Santaniello. Nemmeno il tempo del doppio cambio che il Catania si porta sullo 0-2, il subentrato Biondi pesca Pecorino, comoda zuccata nel sacco con Leoni che tocca soltanto la sfera. Per i lupi è sempre più dura, al 34′ De Francesco calcia una punizione schermata dalla barriera, sulla ribattuta ci riprova in bello stile ma Confente blocca facilmente. Poco prima era stato Fella con un diagonale a rendersi insidioso. Al 37′ altro squillo del Catania, sgroppata e tiro di Sarao che Leoni neutralizza in due tempi. Al 44′ Maniero trova un autentico jolly per l’ 1-2, evita un avversario e uccella Confente. I minuti di recupero sono 4, ce ne saranno un paio in più. De Francesco con un cross radente chiama Confente all’intervento. Il match subisce una pausa per uno scontro in area catanese. L’Avellino attacca, in due occasioni Tito non riesce a trovare la giusta coordinazione. Finisce 1-2.