Teramo (4-2-3-1): Lewandowski; Costa Ferreira, Diakitè, Trasciani, Tentardini; Arrigoni, Viero (8’ st Di Francesco); Ilari, Bombagi (39’ st Mungo), Santoro; Pinzauti (42’ st Gerbi). A disp.: D’Egidio, Cappa, Celentano, Birligea, Di Matteo, Bunino, Iotti. All.: Paci.
Avellino (3-5-2): Forte; Rocchi, Miceli, L. Silvestri; Ciancio, Adamo (18’ st Carriero), Aloi, D’Angelo, Tito (22’ st Baraye); Fella (22’ st Santaniello), Bernardotto (44’ st Errico). A disp.: Pane, Rizzo, Dossena. All.: Braglia.
Arbitro: Fiero di Pistoia. Assistenti: Laudato di Taranto e Centrone di Molfetta.
Note: ammoniti Aloi, Viero, Ilari; recupero 1′ pt, 4′ st.
Reti: 9′ pt Bombagi (T), 12′ st rig. D’Angelo (A).
L’Avellino coglie un buon pareggio in quel di Teramo contro una diretta concorrente, abruzzesi e irpini con gli stessi punti nel gruppone delle terze. Al vantaggio dei padroni di casa ha risposto il team biancoverde con un rigore di D’Angelo.
Avellino col 3-5-2: Bernardotto in attacco con Fella, in difesa ci sono Rocchi, Miceli e Silvestri, a centrocampo Adamo mezzala, Ciancio e Tito larghi. Teramo col 4-2-3-1. Al 9′ I padroni di casa trovano un vantaggio piuttosto rocambolesco, Silvestri spazza una palla inattiva calciata da Arrigoni, fortuitamente la sfera da Diakite’ a Bombagi che, in beata solitudine, batte Forte. La risposta dei lupi è in una zuccata di D’Angelo, buona la posizione, molto meno l’esecuzione. Gli abruzzesi non forzano affatto, puntano sulle ripartenze ma grosse occasioni non ce ne sono ne’ da una parte e né dall’altra.
Nella ripresa il pari irpino scaturisce da un’iniziativa di Bernardotto, entra in area avversaria e Diakite’ lo stende. Rigore piuttosto netto che D’Angelo realizza. Quinto gol per il centrocampista siciliano, capocannoniere dei lupi insieme a Fella. Braglia butta nella mischia prima Carriero e poi l’altro neo arrivato Baraye insieme a Santaniello. In mezzo a questi cambi, un tiro radente di Fella su cui fa buona guardia Lewandowski. Poi il vento cambia un po’, Costa Ferreira si scatena e imbecca Pinzauti che di testa colpisce il palo. Non succede granché altro, pari e patta e tutti contenti.