Avellino (3-5-2): Abibi; Zullo, Morero, Laezza; Celjak, Palmisano (28’st Carbonelli), Di Palantonio, Rossetti (16’st Silvestri) Micovsvhi; Alfageme (40′ st Petrucci), Albadoro. A disp.: Tonti, Pizzella, Njie, Falco, Saporito, Corcione. All. Ignoffo.
Catania (4-3-3): Furlan; Biondi, Silvestri, Saporetti, Pinto; Dall’Oglio (22’st Mazzarani), Lodi, Llama (13’st Welbeck); Sarno (23’st Catania); Di Piazza (28’st Curiale), Di Molfetta (29’st Bucolo). A disp.: Martinez, Noce, Mbende, Marchese, Pecorino, Liguori All. Camplone.
Arbitro: De Santis di Lecce
Assistenti: Mittica e Gregorio di Bari.
Note: ammoniti Dall’Oglio e Furlan; recupero 2’pt e 4’st; angoli 4-4; spettatori 5301.
Reti: 25′ pt e 5’st Di Piazza (C), 30′ pt Lodi (C), 35’pt Albadoro (A), 24’st Welbeck (C), 27’st Mazzarani (C), 30′ st Bucolo (C), 32′ e 36’st rig. Di Paolantonio (A).
di Lucio Ianniciello
E’ finita con un punteggio tennistico, l’Avellino e’ semplicemente incompleto e in ritardo. Di Paolantonio ha reso lo score meno pesante. I siciliani hanno dominato, hanno avuto qualche amnesia ma sulle seconde palle arrivavano sempre primi non consentendo ai lupi di rientrare in partita. Sarà probabilmente un anno particolare, la prima va in archivio. La corazzata Catania era obiettivamente troppo per questo Avellino.
Ignoffo disegna il suo 3-5-2, scelte obbligate viste le assenze di Parisi, Njie (comunque in panchina), De Marco, Illanes e Karic, questi ultimi tre per le note vicende dello sforamento del budget e conseguente mancata copertura dei contratti. Abibi preferito a Tonti tra i pali, Di Paolantonio faro della manovra, Alfageme e Albadoro coppia d’attacco. Camplone schiera il suo Catania col 4-3-3, Sarno, Di Piazza e Di Molfetta trio d’attacco. Il primo brivido corre lungo la schiena dei lupi, da un rimpallo Di Piazza si trova solo dinanzi alla porta ma Abibi para di puro istinto. Gli etnei ci riprovano, Llama imbecca in buona posizione Dall’Oglio, il suo tiro è alle stelle. Continuano a sbagliare gli ospiti, questa volta è Sarno con un diagonale a tu per tu con Abibi a fare la barba al palo. Tanti errori di rifinitura dei lupi che innescano le ripartenze siciliane, Lodi e Sarno orchestrano. Squadre apparentemente lunghe, Alfageme non sfrutta una prateria e dall’altra parte il Catania segna, abile Di Piazza con una zampata leggermente deviata da Morero a infilare Abibi. La lezione non serve, gli ospiti si ripropongono sulla fascia incriminata, quella destra dei lupi. E’ Lodi però con una punizione ad infilare lo 0-2. L’Avellino si scuote, Di Paolantonio calcia un diagonale a cui si oppone Furlan il quale si ripete sul tap in di Albadoro fino ad essere impallinato dalla stessa punta ex Ternana. Si va al riposo con un tiraccio di Rossetti, irpini sotto di un gol.
E’ notte fonda al Partenio Lombardi, passano solo 5′ ed e’ 1-3, la firma e’ ancora di Di Piazza. Il primo cambio e’ di Camplone, Welbeck per Llama. Risponde Ignoffo con Silvestri per Rossetti. Straripa il team etneo, appena entrati Mazzarani e Bucolo trovano rispettivamente l’1-5 e l’1-6, li aveva anticipati Welbeck con un siluro dalla distanza che valeva l’1-4. Avellino al tappeto, stordito. Ignoffo da’ spazio a Carbonelli per Palmisano. Pesantissimo il passivo, lo alleggerisce Di Paolantonio grazie ad un’azione personale tramutata in rete e ad un rigore, fischiato per atterramento di Alfageme. Non c’è più altro da dire, i tifosi presenti in più di 5000 unità capiscono il momento e applaudono la squadra.