Avellino (4-3-3): Pane; Ricciardi, Moretti, Benedetti, Tito; Mazzocco (29′ st Maisto), Casarini, D’Angelo (5′ st Matera); Trotta (29′ st Di Gaudio), Marconi, Russo (47′ st Aya). A disp.: Marcone, Rizzo, Sottini, Garetto, Gambale, Tounkara. All.: Massimo Rastelli.
Foggia (3-5-2): Thiam; Rutjens, Kontek (15′ st Leo), Di Pasquale (49′ st Battimelli); Garattoni (28′ st Bjarkason), Frigerio (1′ st Peralta), Odjer, Petermann; Costa; Iacoponi (49′ st Markic), Ogunseye. A disp.: Nobile, Pirrò, Vacca, Schenetti, Agnelli, Capogna. All.: Mario Somma.
Arbitro: Mario Saia di Palermo.
Assistenti: Giovanni Dell’Orco di Policoro e Matteo Pressato di Latina. Quarto uomo: Mario Perri di Roma 1.
Note: espulso Rastelli all’86’ per proteste; ammoniti Garattoni, Costa, D’Angelo, Ogunseye, Mazzocco, Matera, Di Gaudio, Di Pasquale; recupero p.t. 1′, s.t. 5′.
Reti: 9′ pt D’Angelo (A), 46′ pt Marconi (A), 14′ st e 29′ st rig. Ogunseye (F), 45′ st Di Gaudio (A).
di Lucio Ianniciello
L’Avellino esce dal tunnel delle quattro sconfitte consecutive battendo per 3-2 il Foggia. Cade un’altra squadra di vertice al Partenio Lombardi. Dal doppio vantaggio irpino del primo tempo al pari ospite, fino all’apoteosi del gol di Di Gaudio al 90′. I lupi vincono meritatamente.
Rastelli sceglie il 4-3-3, la formazione è quella tipo. Assenti gli squalificati Auriletto e Kanoute, oltre all’indisponibile Dall’Oglio. Il Foggia di Somma si schiera col 3-5-2. Dopo una fase di studio, l’Avellino passa in vantaggio al 9′: sulla destra sfonda Ricciardi con la collaborazione di Mazzocco, cross per Marconi che di testa timbra la traversa, lesto D’Angelo a ribadire in rete con una zuccata dopo che la sfera aveva baciato la linea di porta. Lupi galvanizzati, giallo per Garattoni su un’incursione di Russo. Altro ammonito tra i satanelli, è Costa che rifila una gomitata a Ricciardi. Al 18′ fendente di Tito dalla distanza, blocca Thiam. Il team di Rastelli si rende ancora insidioso con una bella azione Russo-Marconi al 28′, servizio del primo e tiro del secondo non di molto a lato. Cinque giri di lancette e Tito si ripropone in versione cecchino, tentativo di controbalzo con la sfera che si perde appena alta. E’ solo Avellino in questo primo tempo, il Foggia sbaglia la tattica del fuorigioco e Marconi si lancia nelle praterie, sgroppa ma allarga troppo il piatto e l’azione sfuma. Per i rossoneri solo un diagonale di Iacoponi, poco prima, che Pane neutralizza. Al primo minuto di recupero l’Avellino raddoppia, Ricciardi pesca Marconi che di testa batte implacabilmente Thiam. Squadre negli spogliatoi, mazzata tremenda per i foggiani.
Somma sostituisce Frigerio con Peralta. Gli ospiti cercano di far breccia nell’area avversaria, Ogunseye commette un fallo su un suo colpo di testa e poi finisce in fuorigioco. Rastelli ricorre a Matera, esce D’Angelo. Al 59′ i rossoneri accorciano, abile Ogunseye a trovare la zampata giusta in area su suggerimento di Peralta. Spingono i ragazzi di Somma, piatto velenoso di Petermann da fuori area sul quale Pane si allunga evitando il peggio. Al 73′ Moretti commette un’ingenuità, atterra Iacoponi ed è rigore per il Foggia che Ogunseye va a trasformare, spiazzando Pane, per la sua dopppietta personale. Risultato che ritorna in parità, 2-2. Rastelli butta nella mischia Maisto e Di Gaudio per Mazzocco e Trotta. La gara si infiamma, Di Gaudio se ne va ma per l’arbitro è fuorigioco. Rastelli, furioso, viene espulso. All’88’ il Foggia sfiora il tris, Ogunseye si fionda su un diagonale ribattuto di Petrmann ma c’è Benedetti che salva capre e cavoli. L’Avellino è comunque vivo, non ci sta e protesta ancora su un braccio di Rutjens. Saia sorvola. Al 90′ esplode il Partenio Lombardi: da corner, dopo una spizzata, si inserisce Di Gaudio che diventa l’uomo della provvidenza facendo secco Thiam. E’ 3-2. Cinque i minuti di recupero, non succede più niente. I lupi sconfiggono i satanelli e respirano.