Taranto-Avellino 0-1.
Taranto (4-2-3-1): Chiorra; Tomassini, Riccardi, Benassai, Ferrara; Marsili (24′ st Cannavaro), Civilleri (35′ st Granata); Mastromonaco (20′ st Pacilli), Giovinco, Manneh; Santarpia. A disp.: Loliva, Antonino, Turi, Maiorino, Saraniti. All.: Laterza (in panchina Lentini).
Avellino (3-5-2): Forte; Silvestri, Scognamiglio, Bove; Rizzo, Carriero (16′ st Mastalli), De Francesco, Kragl (45′ st Mocanu), Mignanelli; Kanoute (38′ st Micovschi), Plescia (16′ st Maniero). A disp.: Pane, Pizzella, Dossena, Tarcinale, Stanzione. All.: Gautieri.
Arbitro: Saia di Palermo.
Assistenti: Severino di Campobasso e Feraboli di Brescia. Quarto uomo: Di Cicco di Lanciano.
Note: ammoniti Manneh, De Francesco, Mignanelli, Giovinco, Kragl; calci d’angolo 2-3; recupero p.t. 1′, s.t. 6′.
Rete: 12′ st Bove.
di Lucio Ianniciello
I lupi si riscattano dopo la sconfitta con il Palermo vincendo allo “Iacovone” di Taranto, match winner Davide Bove, primo sigillo in biancoverde. Una cooperativa del gol, è il ventesimo giocatore che va a segno. Riprende a marciare il team di Gautieri, alla caccia del secondo posto. Ritorna ad essere inviolata la porta irpina, una costante del nuovo tecnico se si eccettua il match con i rosanero.
L’Avellino si riaffida al 3-5-2, sette gli assenti, Silvestri e Bove in campo dopo essere rientrati dalle squalifiche, si siede in panca un Dossena non al meglio. Sugli esterni indisponibile Ciancio e squalificato Tito, li rimpiazzano Rizzo e Mignanelli, nel cuore della mediana si rivede Kragl, out Matera e fermato dal giudice sportivo Aloi. Kanoute e Plescia in attacco, Maniero pronto a subentrare. Anche il Taranto, schierato col 4-2-3-1, deve scontare le assenze: Labriola e De Maria squalificati, Falcone, Guastamacchia e Diaby indisponibili. Saraniti si accomoda in panchina per un fastidio muscolare nel riscaldamento, in extremis Manneh tra i titolari, Santarpia riferimento offensivo. L’inizio non è folgorante, all’8′ ci prova Kragl ma Chiorra blocca agevolmente, all’11’ Kanoute, la sfera è sopra la traversa. L’Avellino continua a tentare con i tiri dalla media distanza, al 22′ è la volta di Carriero, la palla esce di mezzo metro. I padroni di casa iniziano ad andare un pò in affanno, Mignanelli e Kragl dopo un giro di lancette non riescono ad essere incisivi. Al 32′ stessa sorte per Plescia che, raccolta una conclusione di Kanoute, moto perpetuo, non inquadra la porta tarantina in girata. Diversi errori tecnici, in misura maggiore per i rossoblù. Sfortunato l’Avellino al 40′, Rizzo colpisce la parte interna del montante, Mignanelli rimette nell’area avversaria ma Chiorra è abile sulla deviazione del compagno Benassai. Si va al riposo a reti bianche.
Dopo soli 20″ della ripresa pericoloso il Taranto, lancio lungo dalle retrovie e Santarpia, spostatosi a sinistra, effettua un tiro insidioso che Forte devìa in corner. Gli ionici sono più propositivi, Giovinco non centra la porta. I ragazzi di Gautieri rispondono al 52′, Rizzo vede Kragl, il tedesco è fermato e Chiorra fa sua la sfera. Passano 5′ e l’Avellino si porta in vantaggio: Kragl dalla bandierina del calcio d’angolo imbecca Bove che di testa fulmina Chiorra. Vantaggio meritato per gli irpini. Gautieri inserisce Maniero per un deludente Plescia e Mastalli per un acciaccato Carriero, per i tarantini l’ex Pacilli rimpiazza Mastromonaco, poi non ce la fa Marsili ed entra Manuel Cannavaro, figlio di Paolo e nipote di Fabio. Al 66′ lupi vicini allo 0-2, Mignanelli crossa in mezzo trovando Mastalli che per poco non va a bersaglio. Cerca di scuotersi il Taranto e lo fa con Giovinco che agisce da centrale offensivo, prima una punizione sulla barriera e poi una conclusione che sfiora il palo. Anche Civilleri deve alzara bandiera bianca, al suo posto Granata. Spazio in casa avellinese per Micovschi, lascia il campo Kanoute. Da un romeno all’altro, il 2003 Mocanu fa l’esordio in maglia biancoverde, sostituisce Kragl. Concessi 6′ di recupero. Scorrono via senza patemi per i lupi che portano a casa la seconda vittoria consecutiva in trasferta.