Avellino – ACR Messina 2-1.
Avellino (4-3-3): Marcone; Ricciardi, Moretti, Aya, Auriletto; Casarini, Franco (1′ st Matera), Dall’Oglio (15′ st Garetto); Russo (55′ st Rizzo), Trotta (28′ st Gambale), Ceccarelli (15′ st Kanoute). A disp.: Pizzella, Antignani, Illanes, Tito, Guadagni, Micovschi, Murano. All.: Taurino.
ACR Messina (4-3-3): Daga; Trasciani (1′ st Konate), Fili’, Camilleri, Angileri; Fiorani, Marino, Fofana (24′ st Napoletano); Balde, Catania (38′ st Curiale) Iannone (18′ st Grillo). A disp.: Lewandowski, Berto, Zuppel, Ferrini, Versienti, Mallamo. All.: Auteri.
Arbitro: Emmanuele di Pisa
Assistenti: Pressato di Latina e Martinelli di Seregno. Quarto uomo: Scatena di Avezzano.
Note: 49′ st espulso Fili’: ammoniti Camilleri, Fili’, Trasciani, Auriletto Russo, Konate, Moretti Catania, Tito e Taurino non dal campo; recupero p.t. 2′, s.t. 5′.
Reti: 22′ pt Dall’Oglio (A), 28′ pt Catania (A.M.), 19′ st Russo (A).
di Lucio Ianniciello
Prima vittoria per l’Avellino, piegato il Messina per 2-1. Ci pensano Dall’Oglio e Russo, pareggio momentaneo di Catania. Era una gara da vincere e così è stato, Taurino respira.
Il tecnico salentino rivoluziona la formazione, dal 3-4-3 si passa al 4-3-3. In difesa esordio per Auriletto che fa il terzino, Moretti e Aya i centrali. Casarini, Franco e dell’Oglio nel cuore della mediana, attacco nuovo di zecca con Trotta centrale, ai lati Russo e Ceccarelli. Debutto assoluto anche per quest’ultimo. Out Pane, Zanandrea e Di Gaudio. Auteri schiera il Messina con lo stesso modulo, Iannone, Balde e Catania il trio offensivo. Un minuto di raccoglimento per la tragedia nelle Marche. Sono i siciliani a fare possesso palla nelle battute iniziali, solo un tentativo velleitario di Catania e un tiro alle stelle di Balde. Il primo ammonito è giallorosso, si tratta di Fili’. L’Avellino ci prova direttamente da corner con Ceccarelli, la palla si perde alta. Intorno al 20′ il Messina però trema tre volte: Dall’Oglio per Ceccarelli, sponda a Trotta che viene neutralizzato da Daga, poi Russo si invola e, giunto in area, tira con Daga che si oppone di piede, infine zuccata alta di Aya da azione di corner. Altro giallo per i siciliani, sanzionato Camilleri per fallaccio su Ceccarelli. Dalla conseguente punizione pennellata di Dall’Oglio che trafigge Daga. Lupi in vantaggio al 22′. Insiste il team di Taurino, Ceccarelli pesca al centro dell’area Russo ma il suo colpo di testa è centrale e non potente, Daga blocca senza difficoltà. Gol divorato. Gli ospiti subiscono, tuttavia ripartono con frequenza, piatto sbilenco di Marino prima dell’eurogol di Catania, botta da fuori a uccellare Marcone. Al 28′ è 1-1. Ora sono i peloritani a menare le danze, il tiro fiacco di Franco, tra le braccia di Daga, precede il diagonale da ottima posizione di Catania, sfera in curva. Ancora brividi per gli irpini, Auriletto deve murare Iannone. Dopo 2′ di recupero duplice fischio di Emmanuele.
Nella mischia Matera e Konate, escono Franco e Trasciani. Ci prova due volte Ceccarelli, inarrestabile, prima la difesa peloritana fa da scudo e poi va a lato una sua acrobazia. Scriteriata invece la conclusione di Dall’Oglio, ampiamente a lato, con Russo libero. I buoni rapporti tra le due tifoserie sono testimoniati da uno striscione esposto in Curva Sud. Taurino fa debuttare anche Garetto che rimpiazza Dall’Oglio, Kanoute per Ceccarelli. Al 64′ i lupi ritornano in vantaggio, ad un tentativo sotto porta di Trotta, parato da Daga, replica Russo che non sbaglia. Esplode il Partenio Lombardi. Gli irpini tengono in mano il pallino del gioco, tentativi non precisi per mettere in una botte di ferro il match. Avvicendamento Trotta-Gambale. Riflettori accesi dopo un primo tempo di sole accecante. Gialli a Moretti e Catania che fermano due pericolose ripartenze, falciato Russo per i lupi. All’83’ palla d’oro per Kanoute, solo un cross basso deviato in corner. Meglio dopo due giri di lancette, il senegalese trova l’opposizione in calcio d’angolo di Camilleri. La gara si chiude con il rosso diretto a Fili’, fallo a tenaglia su Gambale. Dopo 5′ di recupero giunge il triplice fischio. L’Avellino può gioire.