Avellino-Vibonese 1-0.
Avellino (3-5-2): Forte; Rocchi, Miceli, L. Silvestri; Adamo, Rizzo (7′ st M. Silvestri), D’Angelo Bruzzo (7′ st Burgio, 44′ st Dossena), Tito; Maniero (20′ st Santaniello), Bernardotto (20′ st Fella). A disp.: Pane, Leoni, Errico, Nikolic. All. Braglia.
Vibonese (3-5-2): Marson; Sciacca, Redolfi, Mahrous (32′ st Plescia); Ciotti, Laaribi, Vitiello (32′ st Prezzabile), Tumbarello (27′ st La Ragione), Rasi; Berardi (40′ st Spina), Parigi. A disp.: Mengoni, Falla, Leone, Ambro, Di Santo, Montagno Grillo, Riga. All. Galfano.
Arbitro: Natilla di Molfetta. Assistenti: Lalomia di Agrigento e Galimberti di Seregno. Quarto uomo: Centi di Viterbo.
Note: gara giocata a porte chiuse; ammoniti Rizzo, Vitiello, Redolfi; recupero 0′ pt, 6′ st.
Rete: 8′ st aut. Vitiello.
di Lucio Ianniciello
Bel regalo di Natale per i lupi, vincono di misura su autorete di Vitiello una partita non semplicissima. La difesa questa volta non sbanda, la Vibonese non punge ed esce sconfitta dopo i tre pareggi di fila con Teramo, Bari e Palermo. Risale la corrente il team di Braglia che può staccare con più serenità in vista della pausa.
Avellino privo di due pilastri come Aloi e Ciancio, squalificati e rimpiazzati da Bruzzo e Rizzo. Si ritorna al 3-5-2, Maniero e Bernardotto tandem offensivo. Calabresi senza Bachini, Pugliese e lo squalificato Statella, quattro gli ex: Luigi Silvestri, Tito, Bernardotto e il ds Di Somma, allenatore a Vibo dal 2006 al 2008 nell’allora C2. Subito riflettori accesi al Partenio Lombardi. La prima occasione al 5′, dal corner di Tito la zuccata di Maniero si perde non di molto oltre il montante. Si ripetono i lupi al 10′ con un tiro radente di Bernardotto, a lato. L’arbitro lascia correre su sospetti contatti nelle due aree tra Laaribi e Maniero e Bruzzo e Parigi. Il primo cartellino giallo è per Rizzo, steso Berardi in proiezione offensiva. Al 22′ i lupi rischiano, un cross basso di Ciotti vede Forte e Miceli, in coabitazione, mettere una pezza sull’accorrente Berardi. I calabresi insistono, Miceli respinge di testa sui piedi di Tumbarello che non ci pensa due volte a concludere, attento Forte. La risposta irpina è un tiro di Bruzzo in area avversaria, innescato da Maniero dopo una bella iniziativa, ma Marson si oppone. Intanto si arrabbia Tito con Sciacca che ignora D’Angelo a terra. Un istante dopo ristabilita la sportività, non la calma. Al 38′ ci prova Bruzzo di testa, sfera proveniente da corner alle stelle. Squadre al riposo senza recupero, si è giocato tutto d’un fiato seppur in modo un pò spezzettato.
La ripresa si apre con un giallo a Vitiello, falciato D’Angelo. Una manciata di minuti e Forte deve smanacciare un cross pericoloso di Parigi, era in agguato Rasi. Braglia fa un doppio cambio, dentro Burgio e Marco Silvestri per Bruzzo e Rizzo. All’8′ un vero e proprio regalo di Natale per gli irpini: clamorosa autorete di Vitiello che di testa indirizza nella propria porta dopo un fallo laterale di Rocchi. La reazione calabrese non è immediata, al 17′ tentativo da fuori di Laaribi con Forte che risponde presente. Il duo d’attacco in casa biancoverde vede una modifica radicale, Fella e Santaniello per Bernardotto e Maniero che poco prima aveva subito un colpo nella propria area, senza gravi conseguenze. La Vibonese alza il baricentro, non punge granchè e lascia spazi che non sono sfruttati dagli uomini di Braglia. Gandolfo opta per la trazione anteriore, fuori il difensore Mahrous e dentro la punta Plescia, in più Prezzabile per Vitiello. Al 37′ iniziativa personale di Adamo, recupera palla, evita due avversari e conclude in modo non preciso. Una serie di errori in disimpegno a metà campo per l’Avellino che tuttavia se la cava. Braglia boccia ancora Burgio, subentrato e sostituito da Dossena. Ben 6 i minuti di recupero. Da un corner insidioso per i calabresi, sale in cattedra Forte che agguanta la sfera in bello stile, poi Plescia non si coordina benissimo e tira alto da ottima posizione. I lupi vincono con fortuna e si portano nel quartetto con Catanzaro, Catania e Teramo dietro a Ternana e Bari.