Avellino (3-4-2-1): Dini; Illanes, Laezza (3′ st Zullo), Bertolo (13′ st Rizzo); Celjak, Garofalo, Di Paolantonio, Parisi; Micovschi (13′ st Rossetti), Izzillo (1′ st Ferretti); Albadoro (13′ st Pozzebon). A disp.: Tonti, Rossetti, Njie, Evangelista, Pozzebon, Federico. All. Capuano.
Ternana (3-5-2): Iannarilli; Russo, Sini, Bergamelli (18′ st Damian); Parodi, Paghera, Palumbo, Proietti (18′ st Vantaggiato), Mammarella; Partipilo, Ferrante (18′ st Marilungo) . A disp.: Marcone, Tozzo, Verna, Diakite, Furlan, Mucciante, Torromino, Nesta, Salzano, All. Gallo.
Arbitro: Zufferli di Udine.
Assistenti: Gualtieri di Asti e Massimino di Udine.
Note: ammoniti Parodi, Dini, Rossetti, Palumbo, Zullo; recupero 2′ pt, 5′ st.
Reti: 12′ pt Albadoro, 43′ st rig. Di Paolantonio.
di Lucio Ianniciello
I lupi liquidano la Ternana con un secco 2-0 e si arrampicano al nono posto, in zona play off. Ottava partita per le fere senza vittoria, in campionato sempre battute dagli irpini, in Coppa Italia hanno avuto la meglio. In un Partenio desolatamente vuoto per l’emergenza Coronavirus ma con il Presidente della Lega Pro Ghirelli in tribuna, sono gli ex Albadoro e Di Paolantonio i marcatori. L’Avellino di Capuano funziona, ancora di più con l’avvento del patron D’Agostino.
Biancoverdi col 3-4-2-1, gioca Garofalo titolare a centrocampo per l’infortunato De Marco, Micovschi e Izzillo a sostegno di Albadoro. Ternana col 3-5-2, Partipilo e Ferrante coppia d’attacco. Dopo un giro di lancette Avellino già pericoloso, Izzillo di piatto in piena area avversaria si vede neutralizzare il tiro da Iannarilli, poi c’è un sospetto mani di Parodi sul quale Zufferli lascia correre. La Ternana risponde al 6′ con una girata a lato dello stesso Parodi. Al 12′ lupi in gol, da palla inattiva calciata da Di Paolantonio svetta di testa Diego Albadoro piegando le mani a Iannarilli. Terza marcatura di fila per la punta, quinta totale. Si continua su ritmi non infernali, al 19′ missile dell’altro ex Paghera ben sopra il montante. La Ternana pigia sull’acceleratore dal 25′, Paghera protesta per un presunto mani in area irpina di Laezza dopo un suo tentativo ma l’arto superiore sembra attaccato al corpo. L’Avellino esce e al 36′ Mammarella deve spazzare nei pressi della linea di porta un cross radente di Micovschi servito da Di Paolantonio. Al 40′ Ferrante buca Dini di testa ma il fuorigioco è evidente e segnalato dalla terna. Uno scontro fortuito tra Laezza e Bertolo genera solo un po’ di paura. Ultimi attacchi ternani, la difesa biancoverde regge bene e dopo 2′ di recupero si va negli spogliatoi.
Capuano fa due cambi, subito Ferretti per Izzillo e al 48′ Zullo per Laezza, non al meglio. Al 54′ Partipilo a tu per tu con l’estremo difensore irpino ciabatta. L’Avellino risponde con un diagonale di Micovschi, ora a sinistra, parato da Iannarilli. La Ternana è pericolosissima al 57′, Illanes sulla linea di porta salva su un’incornata di Parodi. La stessa sorte capita a Paghera, di testa sventa un cross avellinese. Ci prova Parisi dalla distanza, Iannarilli c’è. Poco prima Capuano effettuava un triplo cambio, Rossetti, Rizzo e Pozzebon per Bertolo, Albadoro e Micovschi. La Ternana protesta per un intervento di Rizzo sul neoentrato Vantaggiato. Pure Gallo ricorre ad un triplo cambio, ma ne ha altri due a disposizione a differenza del tecnico di Pescopagano che li ha terminati. Al 71′ bel contropiede dei lupi, Pozzebon è smarcato ottimamente da Parisi ma la punta sbaglia il controllo e Iannarilli riesce a fare da scudo alla sua conclusione. Al 77′ una serpentina di Palumbo con tiro in piena area irpina si perde di poco fuori. Gli animi si accendono e vengono ammoniti proprio Palumbo e Zullo. L’Avellino all’ 86′ usufruisce di un’altra prateria, Illanes avanza e serve a rimorchio Rossetti, Iannarilli sventa in angolo miracolosamente. Nel prosieguo Paghera stende Ferretti, rigore solare che Di Paolantonio trasforma. Avellino sul 2-0 all’88’. Cinque i minuti di recupero. Ultima chance per i rossoverdi, Partipilo di piatto chiama Dini ad una bella risposta di piede. I lupi si riscattano prontamente dalla sconfitta di Bari.