Il futuro dell’Avellino comincia dalle parole di Walter Taccone che oggi ha convocato una conferenza stampa. Si sono trattati diversi temi, con particolare riguardo al futuro societario e tecnico. L’apertura è stata affidata alla nuova App della societa’, spiegata nei dettagli da Andrea Di Luccio di “Compuservice”, che permetterà di tenere sotto controllo le performance dei giocatori. Così esordisce il Presidente: “Ad oggi non si sa se il sottoscritto conservera’ il timone del club. Con Foscarini non abbiamo parlato ne’ di soldi, ne’ di contratti e né di giocatori ma di organizzazione”. Poi preferisce precisare, per quanto possibile, sui nuovi ed eventuali acquirenti: “Ci sono 4 gruppi interessati, devo essere sicuro della serietà delle proposte. Il mio 80% lo sto vendendo a 0 euro. Se entro il 15 giugno mi aiutano, bene, naturalmente intendo per puntare in alto, altrimenti possiamo restare da soli”. Urge la guida tecnica ma Taccone smorza: “Con Foscarini ci riincontreremo tra 7-8 giorni” e poi rassicura: “L’Avellino si iscrivera’ sicuramente al campionato”.
Si cerca di capire qualcosa in piu’ di questi quattro gruppi interessati ai lupi, Taccone non scopre le carte e si limita ad affermare: “Di due mi fido, altri due sono esteri. Uno di questi mi ha chiesto che io devo essere il Presidente reale, quello presente e vicino alla squadra”. Sulla rosa e su chi si possa contare nella prossima stagione non fa giri di parole: “Io e il ds De Vito abbiamo già la squadra all’80%. I due terzini, Pecorini e Falasco, restano così come i centrali Migliorini e Ngawa a meno che per questi ultimi due non arrivi un’offerta irrinunciabile, alla quale farebbe comunque da contraltare un degno sostituto. A centrocampo si parte da 5 pedine (D’Angelo, Di Tacchio, De Risio, Lasik e Wilmots), in attacco già abbiamo tre ottimi elementi per la categoria come Castaldo, Mokulu e Ardemagni. Al momento sedici sono i nostri giocatori, punteremo ad un team composto da 23-24 elementi”. Taccone poi dice cose altrettanto chiare sull’eventuale costruzione del nuovo stadio e del presunto legame con i gruppi acquirenti: “Nessuno viene ad Avellino per costruire. I debiti che abbiamo, altri gruppi li pagheranno con la loro gestione e non mettendoci altri soldi. Quest’anno abbiamo sostenuto costi pazzeschi, 250mila euro per Cabezas, 180mila per Marchizza e 300mila per Morosini”. Il problema per altri gruppi, secondo il Presidente, non è economico ma di investimento. Poi si lascia andare ad una considerazione tecnica, riportando l’opinione di Foscarini e altri mister: “Se della rosa che ha conquistato la salvezza quest’anno non cambio nessuno, centreremo agevolmente i play off”.
Diventa categorico su un’ipotesi: “Il 100% non si vende. In 9 anni ho fatto la seconda storia del club. Preferisco stare sulla nave”. Querelle col Comune per i canoni relativi al fitto e ai lavori effettuati, poi il legale Schiavone ha dichiarato che c’e’ stata la risoluzione visto che all’Avellino e’ stato riconosciuto tutto: “800mila euro di cui 240mila certificati. Abbiamo chiuso col Comune. Con la rateizzazione la questione andra’ in soffitta”. Un chiarimento anche sulla posizione del figlio Massimiliano, ex dg dei lupi: “Con l’Avellino Massimiliano ha un contratto di consulenza ma è dimissionario dalla Figc. Mio figlio non vuole che io resto solo”. Bella novita’ sugli abbonamenti: “Abbiamo ottenuto un finanziamento degli abbonamenti da una banca tedesca a 0 euro di interesse”. Sul ritiro conferma l’Irpinia: “Ariano Irpino o Sturno. Oggi nell’amichevole sul Tricolle faremo delle valutazioni, poi dovremo porre l’attenzione sulle strutture, sulla distanza degli alberghi dal campo e cosi’ via. Sturno già la conosciamo, ci ha portato pure bene”. Altra rivelazione sulla costruzione della futura rosa: “Non prenderemo più giocatori che non dicono si’ subito. Gli esempi Togni, Tavano, Morosini aiutano a capire. Non pregheremo più nessuno”. Infine Taccone svela il suo sogno: “Vorrei una collaborazione con la Scandone Avellino. L’ingegner De Cesare ha un’importanza strategica per lo sport in Irpinia”.