(ANSA) – NAPOLI, 28 SET – ”Chi attenta alla vita degli altri inquinando non può fare la comunione se non si converte e ripara al danno commesso” dice il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, in merito agli sversamenti abusivi di rifiuti tossici. ”Bisogna dare una scossa – afferma – perché chi attenta alla vita degli altri non solo danneggia la società ma commette peccato contro Dio, un peccato grave”. Parlando di don Patriciello dice: ”è in prima linea rispetto alle situazioni camorristiche”.