Non si riesce a gioire neanche quando c’è da registrare una buona notizia. La buona nuova arriva dall’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, che nella sua rilevazione trimestrale sulle tariffe Rc auto praticate in 21 province italiane registra una diminuzione delle tariffe. Tuttavia, le disparità territoriali restano tutte. E Napoli – manco a dirlo – continua a rimanere la capitale delle polizze più care del Belpaese. È impressionante il divario che separa la città all’ombra del Vesuvio da Aosta, dove a parità di auto e di età anagrafica si sborsano oltre 1.800 euro in meno. Di positivo c’è il fatto che Napoli si segnala come la città dove la riduzione delle tariffe registrata nell’ultimo anno è stata la più sostanziosa, superiore anche alla media nazionale. Anche se, come osserva lo stesso Ivasp, «al ribasso tendenziale registrato nel settore auto non sono probabilmente estranei, oltre al ritorno all’equilibrio tecnico e alla profittabilità delle compagnie assicurative del settore, la riduzione nella circolazione dei veicoli dovuta alla crisi in atto e il conseguente calo dei sinistri».