La bandiera arcobaleno sventolerà su Casamarciano. Il simbolo della lotta per i diritti della comunità Lgbt (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) sarà il vessillo con cui l’ente amministrato dal sindaco Andrea Manzi si schiererà in prima linea nella battaglia contro ogni forma di discriminazione. L’esposizione dello stendardo iridato è uno degli impegni che l’ente si assume aderendo al progetto “Hope” che sarà illustrato lunedì 9 gennaio presso la Sala consiliare del Municipio di Casamarciano, in piazza Umberto I, alle 18. Il progetto proposto dal consigliere delegato alle Innovazioni e start up Pietro Tortora prevede una serie di iniziative finalizzate a prevenire e combattere l’omofobia ed il bullismo partendo dalla fascia più giovane della cittadina, gli studenti delle scuole medie che non saranno solo coinvolti in lezioni dedicate ai due delicati temi ma anche messi in condizione di raccontare in forma anonima e confidenziale le proprie esperienze. Accanto alla sensibilizzazione degli adolescenti, il progetto “Hope” richiede un decisivo impegno dell’amministrazione comunale nella adesione alle iniziative contro omofobia e bullismo: dalla esposizione della bandiera arcobaleno nella sede comunale all’adesione al movimento OmofobiaStop sino alla promozione di iniziative contro la discriminazione di genere. Al convegno di lunedì, che sarà moderato dalla giornalista Gabriella Bellini, interverranno l’assessore regionale alle Pari Opportunità Chiara Marciani, il vicario generale della Diocesi di Nola don Lino D’Onofrio, il deputato Massimiliano Manfredi, il presidente di Arcigay Antonello Sannino, la consulente nazionale dell’Ufficio nazionale anti-discriminazione Paola Di Lazzaro, il dirigente del Ministero della Pubblica istruzione Ettore Acerra, il dirigente dell’Ambito Piano sociale N23 Giuseppe Bellobuono, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Nola Francesco Urraro. Ad introdurre l’iniziativa il sindaco Andrea Manzi: “La nostra amministrazione aderisce al progetto Hope con la consapevolezza che sono le istituzioni più vicine ai cittadini quelle che hanno il dovere di proporre confronti su queste problematiche. Casamarciano dice no all’omofobia ed alla violenza di genere, questo è solo il primo passo”.