Tempi duri per gli amministratori di condomini, proprio così una recente sentenza della Suprema Corte ha stabilito che l’amministratore deve curare che “i beni comuni non arrechino danni agli stessi condomini o a terzi”, pertanto è responsabile dei danni cagionati dalla sua negligenza, dal cattivo uso dei suoi poteri e di qualsiasi inadempimento dei suoi obblighi legali o regolamentari. Pertanto qualora anche senza colpa grave (quando l’incarico non è gratuito) l’amministratore, nel venir meno ai propri obblighi contrattuali, causi un danno ai condomini, ne dovrà rispondere personalmente (Cassazione, sentenza 7103/2013). Quindi, per mettersi al riparo da azioni personali di responsabilità che i condomini e\o terzi gli possono rivolgere, l’amministratore deve esercitare il proprio mandato nel rispetto delle norme di legge.