Qualcuno dice che la democrazia è senza prezzo, ma senz’altro ha un costo. Infatti in Italia negli ultimi 20 anni la classe politica, e quindi i partiti politici italiani, tra finanziamento pubblico, cosiddetti rimborsi elettorali, e privati, hanno incassato l’equivalente di oltre cinque miliardi di euro. Sono tutti soldi che vengono dalle tasche dei cittadini. La fetta maggiore è pervenuta ovviamente dal finanziamento pubblico, circa 3 miliardi di euro, la restante somma, a circa 2 miliardi di euro, da donazioni da parte di aziende, fondazioni, cittadini e altri soggetti. Ecco quanto ci costa, anzi è costato sin d’ora la “partitocrazia”, alla faccia del risanamento e dei tagli.