Si è tenuto oggi lo sciopero della sanità privata con la manifestazione di protesta organizzata dalla CISL FP presso la sede AIOP di Napoli per protestare contro la mancata sottoscrizione definitiva, da parte delle controparti, ovvero Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata) e Aris (Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari), della preintesa raggiunta il 10 giugno scorso sul rinnovo del contratto della sanità privata – dichiara Antonio Santacroce Segretario Generale della Cisl Fp IrpiniaSannio.
Dopo 3 anni di trattative e 14 anni di assenza di rinnovo contrattuale, si era giunti alla sottoscrizione di un testo di contratto collettivo nazionale condiviso dalle delegazioni trattanti, datoriali e sindacali. Smentendo loro stesse, Aris e Aiop, hanno successivamente sostenuto non esserci le condizioni sufficienti per sottoscrivere in via definitiva il contratto, venendo meno agli impegni sottoscritti e ponendo i lavoratori in una condizione di incertezza e privazione di riconoscimenti economici – afferma Mario Walter Musto Coordinatore della Sanità CISL FP IrpiniaSannio.
Per i sindacati si è trattato di un passo indietro, vile e vergognoso, nonostante ci fossero alla base del rinnovo garanzie istituzionale, confermate sia dal Ministero della Salute, che dai livelli regionali, dalla Conferenza delle Regioni alle singole Regioni stesse. Non essendoci, quindi, fattori ostativi alla sottoscrizione e alla sostenibilità del rinnovo contrattuale, la sola ragione della mancata sottoscrizione definitiva del contratto è riconducibile alla non volontà da parte di Aris e Aiop di mantenere gli impegni sottoscritti con la preintesa. Con la manifestazione di oggi abbiamo ottenuto che l’AIOP Campania, nell’incontro che si terrà il 25 settembre prossimo, tra gli associati AIOP a livello nazionale, si adeguerà in merito alla trattativa per la definizione del rinnovo del CCNL allineandosi alla maggioranza di quanto avviene nelle altre regioni. Abbiamo chiesto, come CISL FP, un urgente tavolo tecnico in regione Campania al fine di coinvolgere sulla definitiva risoluzione della problematica anche le Istituzioni regionali. Vigileremo e vi informeremo puntualmente sugli sviluppi non escludendo, ove mai ve ne fosse bisogno, ulteriori iniziative di protesta e mobilitazione – conclude Santacroce.