di Giuseppe Napolitano
Ieri a Civitanova Marche, un uomo, reo di aver probabilmente rivolto degli apprezzamenti ad una ragazza, è stato ammazzato a stampellate dal compagno di lei.
Un ennesimo episodio di cronaca nera che evidenzia la mancanza di valore che sempre più spesso e volentieri viene dato alla vita umana.
Una vita, che mentre si spegneva sotto ai colpi mortali di una stampella, veniva immortalata da diverse persone intente a realizzare video e foto della tragedia.
Foto e video che come sempre accade in questi casi, da consegnare al tritacarne mediatico dei social e del web.
Ma la domanda che puntualmente ci si pone in questi casi è sempre la stessa.
E se invece di fermarsi a riprendere si fosse intervenuto? Sarebbe forse bastato un piccolo gesto a salvare una vita?
Davvero, un pugno di like vale oramai più di una vita umana?
Gli interrogativi così come le indagini continuano, in una società dove il virtuale sta oramai definitivamente prendendo il sopravvento sul mondo reale.
Ma questa vita non è un gioco dove l’insert coin prende il posto del game over.