Si barrica nella sala mortuaria del cimitero di Pontecagnano Faiano (Salerno) perché da circa tre mesi vive in auto assieme alla moglie e alle due figlie di 27 e 30 anni. La vicenda ha molte assonanze con il film “Totò cerca casa”, in cui il Principe della risata, nei panni di un pover’uomo rimasto per l’appunto senza casa, cerca varie soluzioni alternative per sè e la sua famiglia: tra queste soluzioni, non esclude neanche di adattarsi a vivere in un cimitero. Il protagonista della vicenda odierna, un Lsu del comune dei Picentini, addetto ai servizi cimiteriali, ha deciso assieme alla famiglia di inscenare la singolare protesta, in quanto da tre mesi non dispone di un alloggio, dopo aver subito uno sfratto. La mediazione durata alcune ore e condotta dal sindaco, Ernesto Sica, e dai carabinieri della compagnia di Battipaglia, ha fatto recedere l’uomo dalla insolita forma di protesta: per il momento il dipendente comunale sarà sistemato assieme alla famiglia in un albergo cittadino, in attesa che al più presto il problema dell’alloggio sia risolto definitivamente.