“Quel che si sta consumando nelle ultime settimane nella bassa Valle dell’Irno, ha i tratti della commedia greca”. Dichiara Ivano Manno, portavoce del Sud Italia del Movimento La Rete. “Intrighi, promesse, annunci, dibattiti e infine in un crescendo frenetico l’esodo (il finale) con la celebrazione e vittoria dell’eroe. Sì, ma chi è l’eroe? Domanda retorica… perchè l’eroe etimologicamente parlando è coluiche, di propria iniziativa e libero da qualsiasi vincolo, compie uno straordinario e generoso atto di coraggio allo scopo di proteggere il bene comune e non può prescindere dall’obiettivo finale che deve portare a compimento.
E chi se non il super Governatore risponde a tali caratteristiche e virtù? Ma l’eroicità del personaggio in questione ha delle condizionalità dovute all’atto finale, per l’appunto le prossime elezioni regionali.”
“Perchè il finale sia lieto per tutti – continua Manno – ma soprattutto per la popolosa area comprendente le comunità di Montoro, Solofra e Serino che allo stato attuale si ritrovano con un presidio ospedaliero senza pronto soccorso e diversi reparti ridotti ai minimi termini, bisogna non solo che l’eroe vinca la sfida , ma che le comunità in questione portino il loro contributo in termini di voti. Se queste due condizioni dovessero verificarsi allora probabilmente i fondi per l’ammodernamento del nosocomio solofrano verranno investiti altrimenti potrebbero essere utilizzati per altre priorità e questo decreterebbe la chiusura definitiva del Landolfi. La politica del ricatto intrapresa da determinati personaggi politici ha portato moltissimi amministratori locali a scegliere di salire sul carro del “presumibile” vincitore per sperare di raccogliere le briciole del successo e, come nel caso del Landolfi, di riuscire a scongiurare la chiusura”.
Volendo concludere, chiosa il portavoce de La Rete, e calare il sipario sulla fin troppo scontata commedia che presto vedremo in Regione Campania, si potrebbe utilizzare un aforisma del Pirandello: “E’ molto più facile essere un eroe che galantuomo. Eroi si può essere una volta tanto; galantuomini si dev’essere sempre”.