«Al sindaco di Avellino, Gianluca Festa, e all’amministrazione comunale del capoluogo chiediamo di rinviare la scadenza per la verifica degli impianti termici, per consentire a tutte le attività, oltre che alle famiglie, di mettersi in regola». E’ la sollecitazione lanciata da Giuseppe Marinelli, presidente della Confesercenti provinciale di Avellino.
«E’ necessario – ha proseguito il dirigente dell’associazione di categoria – immaginare una proroga dei termini, previsti per il 15 novembre, per evitare ulteriori problemi. Il tempo a disposizione per ottemperare alle disposizioni di legge è insufficiente e non vorremmo che, alla fine, una giusta misura tesa a verificare la sicurezza degli impianti e la sostenibilità ambientale degli stessi, si risolva in un buco nell’acqua, come fu per l’ordinanza regionale, per il rilevamento del radon. Gli interventi vanno programmati, tenendo conto anche del contesto particolare nel quale ci troviamo. I negozi e la maggior parte delle imprese, dopo una lunga fase di chiusure e limitazioni, a causa dell’emergenza sanitaria, soltanto da poco hanno iniziato a rimettersi in carreggiata. In questo periodo, inoltre, si registra un notevole aumento dei costi dell’energia, oltre che la ripresa delle esazioni degli oneri fiscali e tributari finora congelati. La spesa per l’ispezione e la manutenzione degli impianti è quindi un aggravio aggiuntivo, del quale i commercianti dovranno farsi carico e la accresciuta domanda di assistenza tecnica per gli impianti potrebbe determinare un’improvvisa impennata dei prezzi. Appare pertanto più che ragionevole un rinvio della scadenza, per evitare che gli esercenti incorrano in sanzioni».
«Come sempre – ha concluso Marinelli – la Confesercenti cerca di rappresentare le esigenze di un intero settore economico, che impiega moltissimi addetti e lavoratori, confrontandosi con le istituzioni e tenendo conto anche degli interessi generali della comunità. Siamo pronti a collaborare con l’ente di Piazza del Popolo, per trovare una soluzione equa, certi della disponibilità dei vertici amministrativi».