In poche settimane il Baianese è passata da zona “Covid free” a pericoloso focolaio dell’epidemia. Ad oggi, siamo giunti a ben 19 positivi. E la situazione preoccupa sia in vista della prossima sovrapposizione con i disturbi respiratori stagionali (raffreddori, influenza, bronchiti) sia in vista dell’imminente apertura delle scuole.
Sembrerebbe superfluo ricordarlo, ma alcuni episodi occorsi recentemente, in particolare tra Mugnano e Sperone, consigliano di ricordare ancora una volta i necessari appelli alla prudenza.
Se una persona, adulto o minore, è entrato in contatto con persone positive dovrebbe avere la coscienza di evitare di andare a lavoro o a scuola o a feste o dovunque possa infettare altre persone che hanno fiducia di lui.
Infine, un appello ai più giovani. Anche se è vero, per fortuna, che i più giovani subiscono meno danni rispetto ai più anziani (quelli che, spesso, sono le persone che li sostengono economicamente) non è altrettanto vero che non subiscono alcun tipo di danni.
È stato visto, infatti, che a parte le affezioni respiratorie e circolatorie, il coronavirus attacca tutti quei tessuti formati da cellule che espongono il recettore specifico per la sua spike (cioè, tra le altre: cellule gliali del cervello e testicoli).
Se saremo costretti a chiusure anche temporanee e parziali, la nostra singhiozzante economia riceverà un colpo da cui difficilmente potrà riprendersi e i cui effetti nefasti ricadranno, sicuramente, anche sugli amanti della movida privi di reddito proprio.
Perciò, facciamo il possibile per passare indenni quest’ultimo periodo di difficoltà. La situazione dovrebbe risolversi con la vaccinazione e con le nuove terapie. Ma, per questo, dovremo aspettare almeno fino alla prossima primavera.
Per il momento è richiesta una maggiore responsabilità: chi sa di essere stato contatto con persone positive deve assolutamente evitare di andare in giro.
Le altre misure da adottare sono ampiamente note. A livello individuale: lavarsi frequentemente le mani, usare la mascherina, mantenere la distanza fisica, arieggiare i locali. A livello collettivo: effettuare screen di massa, anche con i test salivare di imminente distribuzione e rispetto delle regole.