Un vero e proprio record. Ma di cui c’è ben poco da vantarsi. La disoccupazione ad agosto 2013 è salita al 12,2%, in rialzo di 0,1 punti percentuali su luglio e di 1,5 punti su base annua. Lo ha rilevato l’Istat (dati provvisori), aggiungendo come sia stato uguagliato il massimo già raggiunto a maggio, il livello più alto dall’inizio sia delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, primo trimestre 1977. GIOVANI: +5,5% IN UN ANNO. E non va per niente meglio, guardando alle singole fasce di età. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24anni), sempre ad agosto, è balzato al 40,1%, in rialzo di 0,4 punti percentuali su luglio e di 5,5 punti su base annua. Viene così superata per la prima volta la soglia del 40% e raggiunto il livello più alto dall’inizio delle rilevazioni.
Un dato confermato anche dalle rilevazioni di Eurostat. Peggio di noi ha fatto solo la Spagna con il 56%, ma probabilmente sarebbe superata dalla Grecia: manca il dato di agosto, ma a giugno era al 61,5%. Nell’Eurozona la disoccupazione giovanile ad agosto è stata al 23,7%. La più bassa in Germania (7,7%) e Austria (8,6%).
DISOCCUPATI: +1,4% RISPETTO A LUGLIO. Il numero di disoccupati è tornato a crescere, dopo due mesi di stop, raggiungendo quota 3 milioni 127 mila, in aumento dell’1,4% rispetto al mese precedente (+42 mila) e del 14,5% su base annua (+395 mila).
TASSO OCCUPATI FERMO DA CINQUE MESI. Ad agosto il numero degli occupati è invece rimasto sostanzialmente fermo rispetto a luglio, mentre è calato dell’1,5% su base annua, con una contrazione di 347 mila unità. L’Istat ha quindi sottolineato come il tasso di occupazione, al 55,8%, ormai si mantenga sui valori minimi, i più bassi dall’inizio delle serie anche trimestrali (1977), ormai da cinque mesi, ovvero dall’aprile del 2013.