di Felice Sorrentino
A margine della riunione del Consiglio Regionale per la scelta dei tre delegati della Regione Campania per l’elezione del Presidente della Repubblica, il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca ha risposto alla stampa sull’emergenza covid, sulle decisioni del governo e sulla scuola alla luce del decreto del Tar della Campania.
“Sento responsabilità nel poter dare il mio contributo per la scelta del prossimo Presidente della Repubblica e ciò che invece dice Berlusconi è qualcosa a cui non so rispondere non essendo un’intenditore di politica politicante. Ma sul nostro Paese credo che l’Italia non sia una di quelle democrazie protette dove il Capo del Governo decide quali domande possono fargli i giornalisti. Draghi se vuole può non rispondere alle domande ma non imporre che non gli vengano fatte.
Ascoltando le sue parole lo annovero tra gli sfondatori di porte aperte se parla solo in generale e non nel caso specifico. Il governo dice che non possiamo chiudere perché non siamo zona rossa? Io avevo chiesto solo due settimane ma il TAR ha fissato il collegio per il 28 di febbraio quando sarà un’altro mondo…
Il fatto che le mascherine ffp2 non sono arrivate ancora e che i bambini sono stati in classe con giubbotto e cappello per tenere le finestre aperte la dice lunga.
Io non credo che si debba aspettare la sciagura della zona rossa per chiudere due settimane e accelerare sui vaccini ma è evidente che siamo in disaccordo con la linea del governo in quanto la nostra è una politica che è volta a prevenire e non a intervenire quando ormai è tardi. Poi se volete posso giurare di aver visto Draghi camminare sulle acque del Tevere.